Calcio, Gigi Buffon dà l’addio al calcio giocato

“Finisce qua. Mi hai dato tutto. Ti ho dato tutto. Abbiamo vinto insieme“, ha scritto Buffon in un post a corredo di un video con tutte le sue imprese in 28 anni di carriera tra i pali, dagli inizi col Parma ai trionfi con la maglia della Juve e della Nazionale culminati con la vittoria del Mondiale nel 2006.

Gigi Buffon ha annunciato ufficialmente, attraverso i suoi profili social, di aver recesso anticipatamente il suo contratto col Parma, che sarebbe scaduto nel 2024. Chiudendo così definitivamente con il calcio giocato ma lasciando aperto uno spiraglio da Dirigente.

Nel suo futuro una carriera da dirigente e tra le ipotesi più accreditate anche quella da capo delegazione della nazionale azzurra guidata da Roberto Mancini.

“28 anni di carriera mi sembra un risultato incredibile, quasi impensabile, soprattutto per la continuità di rendimento dimostrata in quasi tre decenni. Questo, secondo me, è l’aspetto che più determina il valore di una carriera sportiva, in questo caso la mia”, le parole con cui Buffon si congeda dal sito del Parma.

“Ci ho messo così tanta passione, dedizione, entusiasmo e allegria che a guardarmi indietro, posso dire che sono veramente volati. Sì, questi 28 anni – con queste due date (19 novembre 1995 e 30 maggio 2023, l’esordio in A e l’ultima in B) – sono la mia storia calcistica e la mia storia sportiva. Ma anche la storia di chi, con il tifo, con le lacrime e con l’amore, in questi 28 anni mi ha sostenuto. Voglio anche ringraziare Parma e la sua gente perché veramente mi ha fatto sentire tanto amato, anche in questi due anni: il Presidente Kyle Krause – una delle persone migliori che ho conosciuto nel mondo del calcio – e i direttori della Società, ché mi avevano chiesto immediatamente di ricoprire un ruolo manageriale nel Gruppo”, aggiunge il portiere.

Il “Gigione nazionale” ha giocato per più di 28 anni, 657 partite in Serie A (nessuno come lui), con annesso record di imbattibilità: 974′ senza subire gol. 176 partite in Nazionale di cui 80 con la fascia al braccio.

Articolo a cura di Orazio Bellinghieri – Sportpress24.com (immagine di copertina da Twitter)

 

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