Lazio-Verona, Tudor: “Domani è una partita da non sbagliare. Il nostro obiettivo è…”

Dopo la sfortunata eliminazione della Lazio dalla Coppa Italia per mano della Juventus, i biancocelesti tornano a tuffarsi sul campionato e sulla rincorsa ad un piazzamento europeo. I ragazzi di Tudor non mollano il sogno Champions League (che con l’aggiunta del 5° posto dista solamente 6 punti) ma per farlo devono continuare a fare punti. Il tecnico croato ha risposto alle domande dei giornalisti presenti in conferenza stampa in merito al match di domani allo Stadio Olimpico contro il Verona. Di seguito le sue parole:

La Lazio torna subito in campo dopo la Juve come ha recuperato al squadra a livello fisico e mentale?
“Vediamo oggi. Ieri abbiamo fatto scarico e un allenamento che chiude questo giro di gare importante. Domani è una partita da non bagliore. E’ troppo importante per varie ragioni ma soprattutto per la classifica. Mancano poche gare e tutti i punti sono importanti”.

Ci fa il punto degli infortunati? Si può dire che il Verona è stata una svolta nella tua carriera? Che cosa si aspetta dagli scaligeri?
“Verona una squadra tosta, sul pezzo, come si dice in Italia. La vedo domani super difficile, anche per loro la posizione in classifica. In Italia sono tutti difficili. Gli infortuni? Devo vedere oggi. Qualcuno è metà strada e qualcuno ha recuperato. Verona è stata importante per la mia crescita e il mio percorso, così come lo sono stati tutti quelli prima e dopo. Io vedo questo lavoro come una continua crescita. Ho iniziato ad allenare 12-13 anni fa in età giovane e penso che per essere uno come lo è ora tutti gli step sono importanti, anche quando ho allenato allievi dell’Hajduk spalato per poi andare nei prossimi”.

Ad un mese sulla panchina della Lazio la difficoltà maggiore che sta incontrando? E cosa la conforta?
“Le difficoltà? Non c’è una maggiore difficoltà. La difficoltà è sempre nel poco tempo, i pochi allenamenti e poca conoscenza della squadra per farle fare più facilmente il lavoro, niente di particolare. Il bello è la disponibilità dei giocatori. Li ho trovati tuti disponibili a non sbagliare niente infatti in questo mese non hanno sbagliato un allemanento ed è bello”.

Dalla partita di martedì è rimasto piacevolmente sorpreso dalla squadra?
“Ma no! Più ci si allena e più la squadra migliora ma non rinuncerei a niente di questo mese qua perché anche le gare precedenti sono tate fatte nel modo giusto. Alcune meno, altre di più. Meglio la prima vittoria contro al Juve allora perché ho fatto solo 5-6 allenamenti con molti in nazionale. Meglio quella vittoria allora perché era più difficile. Fare paragoni è difficile, è importante la strada che si traccia da tutti i punti di vista. Ci cono altre cose come la mentalità: per quella ci vuole più tempo e va martellata tutti i giorni con piccoli dettagli in allenamento, durante la gare etc. Quello è ancora più importante”.

La vittoria della Roma interrompe il sogno Champions? Per il percorso di conoscenza con la squadra ha qualche rimpianto rispetto alla gara d’andata in Coppa Italia? Tornando indietro interpreterebbe meglio l’andata?
Non sono d’accordo, è una sua opinione. I rimpianti ci sono sempre. Io ho il rimpianto dell’allenamento di ieri che volevo fare una cosa e non l’ho fatta (ride, ndr). Le critiche e autocritiche sono importanti se no non si cresce, come il generale dopo la guerra. Mi aiutano a migliorare ma  vanno sempre interpretate le partite su vari aspetti che magari da fuori qualcuno non conosce, non sapendo che quello può avere problemi etc. Ci sono tante le cose che incidono, anche il tempo che l’allenatore spende con la squadra. La partita della Roma non l’ho vista. Guarda siccome i punti sono pochi tutte le gare sono importanti. Sugli altri non posiamo influire in nessun modo e allora è inutile pensarci e sprecare energie. Le energie vanno spese per le nostre partite”.

Castellanos ha margini di miglioramento? Domani si potrebbe vedere Immobile con lui?
“Sì si potrebbe vederli insieme in un piccolo tempo se serve a ribaltare il risultato e stravolgi tutto. C’è un sistema di gioco e di  fase di attacco adeguato a certi tipi di giocatori. Se in squadra ci sono giocatori che hanno gol può essere più facile fare gol ma non vuol dire che se metti tanti attaccanti sei pericoloso perché magari non lo hai preparato in allenamento e puoi creare di meno. Bisogna stare attenti su queste cose. Felipe? vediamo oggi. chi ha detto che manca?”.

Non abbiamo mai visto Pellegrini sulla fascia. C’è un motivo? In ottica Lazio-Verona si potrà vedere?
“Lui si allena bene. E’ stato furi per infortunio. Gli altri hanno fatto bene mentre lui non c’era. Potrebbe giocare come no, come tutti gli altri”.

Zaccagni come lo vede? Trequartista o sulla fascia? Anche Sarri parlava molto di mentalità della Lazio, sta crescendo la squadra da questo punto di vista?
“Ogni allenatore vede la mentalità in modo diverso. La mia mentalità, la tua, la sua è diversa. La mentalità fa parte dei valori di comportamento che un allenatore vuole tramettere e si aggiunge altro come: l’aggressività, la cattiveria, la voglia di spingere e di dare qualcosa di più. Sono queste le cose importanti ma non solo nel calcio, dappertutto. Gli uomini vengono prima dei calciatori. Zaccagni può fare alla larga. Come 5° si e no, se fa sacrificio sì ma anche vicino alla punta. Ci è mancato tanto è fondamentale per la squadra e la rosa, lo ha dimostrato con i fatti, con i gol e le prestazioni. Sono contento che è tornato. Ci rafforza per queste ultime gare. Ha fatto 2-3 allenamenti con noi. no  parte dall’inizio ma sarà in panchina”.

Alla luce della classifica e il calendario, Lei ha posto la Champions come obiettivo per la Lazio? Mandas le piace?
“Mandas ha fatto bene. Se non fa sbagli che costano gol vuol dire che stai facendo bene. Abbiamo scelto di fare meno  impostazione dal basso per non mettere in difficoltà i portieri e rischiare di meno e lui ha risposto molto bene. Obiettivi? Non me li sono posti. L’obiettivo è fare il massimo possibile. Vediamo che succede. Sulla carta una squadra sembra una più o meno forte dell’altra ma si annulla questa differenza nelle ultime gare. Quindi non so se è più difficile Verona che gioca per la salvezza o una più alta che lotta per andare in Europa. Tocca a noi domani non sbagliare niente”.

Diversi infortuni muscolari ultimamente, causato dal cambio di allenamento?
“I dati vano interpretati sempre in maniera migliore, anche i dati fisici. I dati fisici prevedono volume, velocità, duelli, approccio mentale etc. Tutte le squadre sono diverse in queste cose. Nel nostro calcio c’è molto più duello e penso che c’è ancora un po’ più intensità piuttosto che sul volume. Il volume è importante, ma rispetto agli altri allenatori lo interpretiamo diversamente.

La cosa che tatticamente le è piaciuta di più e cosa è da perfezionare ?
“E’ una domanda che richiede una risposta lunga. A me è piaciuto tutto. Come hanno interpretato queste cose tattiche…mi è piaciuto tutto”.

In caso di assenza di Felipe Anderson, possiamo vedere qualche minuto in più di Isaksen? Quanto vede di quello che chiede Tudor in questa Lazio?

Le percentuali è difficile da fare. Su Felipe vediamo oggi perché non è un problema di muscoli, ieri ha corso con le scarpe da ginnastica. E’ fondamentale per noi e faremo tutto il possibile per farlo giocare. Isaksen? Il ragazzo si allena bene. E’ concentrato, vediamo oggi in allenamento.

 Articolo a cura di Marco Lanari –  Da Formello Michela Catena – Sportpress24.com 

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