E’ successo ancora: i milioni del PSG non servono per la finale

È tempo di rimpianti per il PSG cosi come ogni anno in Champions League.

Il Borussia Dortmund era favorito per la finale, una logica venuta dopo la prima semifinale giocata in Germania dove si era già imposto 1-0 contro Mbappe & Co.

Ma quello visto dagli uomini di Luis Enrique al Parco dei Principi, è la dimostrazione che la competizione più importante europea, non fa al caso ai francesi ricchi di Nasser Al-Khelaifi.

Battuti dal Dortmund quinto nella classifica della Bundesliga, battuti 1-0 cosi come l’0andata, battuti da una rete di Mats Hummels, battuti da quei 5 pali maledetti che hanno annullato la finale di Wembley.

Ma la qualificazione tedesca è meritata. Come nel 2013, il Borussia torna in finale. Come nel 2013, è a Wembley. All’epoca il club della Ruhr perse contro il Bayern Monaco.

Ancora? I bavaresi proveranno a timbrare il biglietto per Londra mercoledì, contro il Real Madrid.

Che delusione per i parigini che erano stati annunciati sulla strada reale per la finale e che guarderanno tutto questo dal proprio divano, chiedendosi perché e come hanno sprecato una così grande occasione di tornare in finale, come nel 2020. Inspiegabile.

Atmosfera folle a Parigi

Bellissima atmosfera serale al Parco, pieno come un uovo, bollente, elettrico. Sii all’altezza dell’evento. Almeno all’inizio… E sul campo?

Il Paris parte forte in contropressione e intensità, moltiplicando i cross (15 nel primo periodo) per la presenza di Ramos all’11’. Bisogna ancora trovare il portoghese…

Bella sequenza di pivot in entrata nella zona in cui si è messo più in avanti (13°), al di là dei suoi sforzi senza palla. Ma Kobel stava trascorrendo una serata tranquilla. Parigi dominante, ma Parigi accademica, senza follia.

Infatti è stato Donnarumma a dover dare il massimo su una caduta di Adeyemi (35°), lui che era già stato molto felice di vedere il tiro di Ryerson trovare la rete piccola (19°).

Mbappe? Discreto, come questo tiro molto morbido in avvio di partita (7°). Spesso di fronte a due o tre giocatori. Un attaccante senza gloria nella partita più importante per il PSG.

Il primo tempo si è concluso dopo una respinta di Ruiz (45esimo), senza gol e con la sensazione che il PSG avrebbe potuto giocare 10 ore senza segnare (0-0 MT).

Hummels che gol…

E’ di Hummels il gol che gela Parigi. Un gol di testa, il 50° per il BVB che insacca il povero Donnarumma forse l’unico che ci credeva veramente alla rimonta. Il Parco dei Principi resta intontito, come la prestazione della stessa squadra.

L’eleganza del Borussia, la supponenza del PSG

Vince il Borussia Dortmund, vince l’eleganza e la costanza. Vince la voglia e il desiderio di fare una storia, non per soldi ma per l’onore della maglia che si indossa.

Perde il Paris Saint-Germain, come ogni anno da quando è presente nella competizione Europea più Importante.

Perde Nasser Al-Khelaifi, perde Luis Enrique forse l’unico non colpevole. Perde Mbappè che saluta Parigi in direzione Real Madrid, il quale esce da sconfitto, criticato e a volte sopravvalutato.

Ora attendiamo l’ultimo confronto. Chissà chi affiancherà il Dortmund a Wembley, sei cugini del Bayern Monaco o i Blancos del Real.

Chiunque arriverà a Wembley, darà spettacolo per i rimpianti di chi ci credeva ed invece dovrà accontentarsi di assistere dietro un monitor televisivo. Ciao PSG!

Translate »