Dopo due sconfitte consecutive la Lazio rialza la testa e con una prestazione di buon livello tecnico prevale sulle velleità di un Sassuolo battagliero, ma impreciso sotto porta.
La Lazio, che sa della decisivita’ dei tre punti in palio, inizia in modo determinato ed avvinghia in una morsa asfissiante la squadra di Dionisi.
La prima mezz’ora è da sballo. La Lazio vuole questi tre punti e li merita in ogni frangente della contesa.
Occasioni a go go ed una perla di assist (un lob metafisico che mette Felipe Anderson davanti a Consigli) di un intraprendente e veloce, di testa e di piede, Marcos Antonio dà al suo amico brasiliano Felipe la chance di portare la Lazio in vantaggio e il numero 7 la sfrutta a dovere.
Che stagione quella di Felipe Anderson, al suo 12esimo gol stagionale, una vera e propria spina nel fianco di tutti gli avversari. Dopo questa mezz’ora galattica i biancazzurri si ritirano un po’ troppo e il Sassuolo fa tremare un Olimpico possente da 40.000 che supporta la Lazio in modo impagabile.
Uniti si vince e il salvataggio di un eroico Patric è l’immagine da copyright di questa vittoria fondamentale per la corsa al secondo posto.
Il raddoppio di Basic allo spirare della gara è la liberazione per il popolo laziale che saluta festante questi 3 punti, in attesa di un nuovo viaggio a Milano, sponda rossonera. A meno 5 giornate dal termine la Lazio sente il profumo della Champions.
Ma per assaporarne pienamente i suoi benefici effetti bisognerà ancora lottare. Matematicamente mancano 9 punti, ma è giusto focalizzare la mente sul prossimo avversario senza fare troppi calcoli.
Di sicuro è un maggio in cui non bisogna andare adagio.
Ed è un maggio profumato. Come la Champions.
Foto Claudio Pasquazi – Articolo a cura di Carlo Cagnetti – Sportpress24.com