Nuove modifiche al protocollo, cos’è cambiato

Il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, ha affermato il ricevimento delle proposte fatte dai club nell’assemblea di ieri. Proposte che puntano a modificare alcuni punti per creare un protocollo sanitario efficace per la ripartenza del campionato: “In spirito di piena collaborazione il ministro ha dato immediato impulso ai propri uffici per procedere ad una rapida ma approfondita analisi delle novità introdotte nel documento, in modo da poterlo inviare già domani all’attenzione del Comitato tecnico-scientifico”.

Uno dei punti che è stato modificato è riguardo al tema “ritiro”, infatti i club non faranno dei ritiri blindati ma ognuno dormirà nella propria abitazione. Ogni volta saranno effettuati dei controlli con il termo scanner, vietando l’accesso a chi ha più di 37,5 gradi.

Questa scelta è stata fatta dopo diverse considerazioni, infatti è stato anche deciso che i tamponi saranno fatti ogni 4 giorni, come già aveva proposto in precedenza dalla Federazione Medico-Sportiva (FMSI).

Resto ancora un mistero però la ripartenza. I problemi per gli allenamenti infatti sono stati risolti ma per la ripresa ancora non se ne parla: si dovrà aspettare infatti almeno 10-12 giorni per vedere come procede il virus nel Paese.

Allenamenti collettivi

Le nuove proposte fatte dai club, hanno mandato in secondo piano gli allenamenti collettivi che sono stati rimandati nonostante la firma di Conte per il nuovo DCPM. Oggi gli scienziati si riuniranno per parlare a riguardo e pubblicare insieme al Cts delle nuove linee guida per gli allenamenti. Dopodiché i giocatori potranno ritornare ad allenarsi in piccoli gruppi, usando il pallone e considerando sempre le misure di prevenzione.

 

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