Accordo Inzaghi-Al Hilal prima della Finale Champions: “Quando il lupo…non perde il vizio”

Inzaghi aveva l’accordo della panchina con l’Al Hilal già prima della Finale di Champions League.

Il Ceo dell’Al Hilal ha ammesso l’accordo trovato con il tecnico italiano già prima della finale contro il PSG, con la firma sui contratti apposta dopo il match solo per questione di rispetto.

Probabilmente in finale di Champions non sarebbe cambiato nulla, ma l’uscita ufficiale della società araba ha dato molto fastidio alla dirigenza nerazzurra, un disappunto forse ancora superiore a quello provato dai tifosi dell’Inter.

Ma Simone Inzaghi è cosi, lo ha fatto già in passato e senza rinominare il suo comportamento poco ortodosso avuto con la Lazio, si ripete ancora una volta un’etica e un rispetto che lascia al quanto perplessi.

Qualcuno dice che “il lupo perde il pelo ma non il vizio” e vedendo gli avvenimenti, Simone Inzaghi non ha certo evitato questa etichetta.

Ma questa volta il “buco è più grande della toppa”, visto che, da che doveva portare in casa nerazzurra il ‘triplete’ ha portato il famoso ‘zeru tituli’, Inzaghi deve dare spiegazioni e come…

La stessa Inter, prese per vere le parole dell’Al Hilal, si sente delusa dal comportamento di Simone Inzaghi che per settimane ha rimandato l’appuntamento con Marotta e la dirigenza dichiarandosi combattuto se rinnovare un progetto a Milano o cedere alle lusinghe dell’Arabia Saudita.

Decisione già accettata come fece con la Lazio

Esteve Calzada, amministratore delegato dell’Al Hilal, ha rilasciato un’intervista alla tv inglese BBC in cui ha raccontato un retroscena sull’arrivo di Simone Inzaghi.

Parole che non hanno fatto di certo piacere ai tifosi interisti sulle tempistiche del milionario accordo con il club arabo.

Le parole di Esteve Calzada

“Era già tutto deciso, ma non era stato firmato prima della finale solo perché Inzaghi per rispetto ci ha chiesto di aspettare.

Potrebbe sembrare qualcosa di improvviso, ma è il risultato di un duro lavoro. Inzaghi stava per giocare una partita importantissima e ci ha chiesto di mettere tutto da parte fino a dopo la finale”.

Cosa si aspetta l’Al Hilal da Inzaghi?

“In questa stagione siamo arrivati ​​secondi, un risultato al di sotto a quelle che erano le nostre ambizioni.

Molto semplicemente, ciò che ci aspettiamo dal nuovo allenatore è che ci aiuti a vincere di nuovo e a riconquistare il campionato”. 

Il Mondiale per club in America

“È una grande opportunità per noi di mostrare il nostro prodotto e anche di mettere alla prova il nostro livello, perché non abbiamo molte altre opportunità.

Non siamo qui per scambiare maglie con i giocatori del Real Madrid, né solo per metterci in mostra. 

Abbiamo una squadra molto talentuosa, con l’arrivo di un nuovo allenatore di fama mondiale, e per questo ci presentiamo al torneo con la massima ambizione”.

“Stiamo prendendo di mira i giocatori più grandi. Siamo molto ambiziosi, ma dobbiamo vedere la voglia di fare del giocatore stesso e la transazione deve funzionare in entrambi i sensi.
L’unica cosa che abbiamo cercato di ricordare ai giocatori e agli agenti è che sì, siamo sauditi, ma qui non stampiamo i soldi! 
Il mio ruolo come Ceo è quello di assicurarmi che il club venga gestito in modo efficiente, in modo da avere il budget più ampio possibile per avere giocatori importanti, ma non a qualsiasi costo.
Ecco perché a volte abbandoniamo sostanzialmente le trattative, perché vogliamo che i giocatori siano davvero desiderosi di venire e non siano solo alla ricerca dei soldi”.

Articolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com 

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