Di Bello, Rocchi, VAR e AIA: un fallimento visto in mondovisione

Quello visto sul terreno dell’Olimpico nella sfida tra la Lazio e il Milan non si può commentare. Ci vorrebbero avvocati di livello per soppesare le giuste parole e non cadere nel tranello che dalla ragione si potrebbe passare al torto.

Non sappiamo quali siano stati i motivi che hanno portato l’arbitro Di Bello a uscire fuori dal senno professionale, ma una cosa che sappiamo ed è certa, è che il sistema arbitrale italiano ha letteralmente fallito.

Il designatore Rocchi in primis che si erge ad essere il risolutore del sistema arbitrale, ha ampiamente fallito e non in occasione di Lazio-Milan, ultimo episodio vergognoso in fattore tempo.

Rocchi ha fallito da mesi, e con lui tutti i suoi compagni di merende che vestono la casacca gialla o nera o blu o semplicemente che stanno seduti dentro un pullman davanti a televisioni dove dovrebbero coadiuvare e aiutare i loro colleghi grazie al VAR.

Il Fallimento targato Di Bello in Lazio-Milan visto da tutto il mondo

Il sistema arbitrale ha fallito e lo ha fatto in maniera eclatante come se voleva essere scoperto. 180 paesi al mondo hanno seguito Lazio-Milan speranzosi di poter vedere una bella partita.

Ed invece hanno visto Indiana Di Bello Jones che per fortuna dei giocatori in campo aveva a disposizione solo fischietto, cartellini e bomboletta per le punizioni…

Una gestione in circa 100 minuti che mostra chiaramente il marcio nel sistema calcio italiano, tutelato e protetto proprio da chi si batte il petto in fattore di Giustizia, ma che in fondo in fondo è il primo dei colpevoli e peccatori.

Uno scempio andato in scena a livello internazionale, una vergogna che non basta la fine dell’attuale Campionato per cancellarla.

Tutti colpevoli, tutti complici: Rocchi, l’AIA, la FIGC e la Politica che regola gli accordi di queste entità.

Questa sera poteva succedere qualcosa di grave sugli spalti per colpa del signor Di Bello, ma non è successo, perchè nonostante quello che si dice, i tifosi sono molto più intelligenti di chi è pagato per dettare l’ordine in mezzo al prato verde.

Ma ormai il danno è fatto e mentre Pioli si sfrega le mani per un risultato bugiardo ottenuto grazie al signor Di Bello, il signor Rocchi dopo l’ennesima prova di incapacità nel gestire i suoi ex colleghi arbitri, dovrebbe pensare bene che forse essere designatore comprende quella capacità di serietà e conoscenza che molto probabilmente lui non ha, ma che grazie a questa sua predisposizione negativa, la Serie A sta morendo vivendo un nuovo Calciopoli che forse non è mai stato sconfitto.

Articolo a cura della Redazione di Sportpress24.com

 

 

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