L’ECA Ukraine Relief Fund ha portato a termine l’ultima serie di progetti

Dopo 15 mesi che hanno fatto la differenza nella vita dei rifugiati in tutta Europa, il Fondo di soccorso per l’Ucraina da 1 milione di euro dell’ECA ha portato a termine la sua ultima serie di progetti.

Il fondo innovativo è stato annunciato all’Assemblea Generale nel marzo 2022 dal presidente dell’ECA Nasser Al-Khelaïfi,

il quale ha affermato che la somma a sette cifre sarebbe stata disponibile per sostenere gli sforzi dei club nell’assistenza ai rifugiati ucraini, mentre molti si sono anche offerti di trovare un luogo sicuro per i giovani calciatori ucraini.

Il presidente dell’ECA ha detto ai club riuniti a Vienna che il calcio potrebbe essere una forza sociale positiva per aiutare il popolo ucraino.

Da allora, 30 progetti hanno beneficiato del fondo, che è stato gestito attraverso un comitato di soccorso dell’ECA presieduto dal vicepresidente dell’ECA Dariusz Mioduski.

La terza e ultima serie di progetti ECA riguardava:

FC Shakhtar Donetsk

FC Vast (Football Club Mykolaiv)

FSC Mariupol

MFC Metalurg

Skoruk FC

OBIETTIVI

Insieme, ciò significa che un totale di 24 club hanno preso parte al programma innovativo, con i club che inizialmente hanno richiesto donazioni comprese tra € 25.000 e € 50.000.

L’obiettivo è quello di fornire reali ed efficaci azioni umanitarie e di emergenza per fornire supporto e opportunità per l’integrazione e lo sviluppo dei rifugiati colpiti dalla guerra.

L’ECA ha collaborato con la UEFA Foundation for Children per implementare questo progetto umanitario, prima di istituire una Fondazione ECA dedicata che fa parte dei piani futuri dell’Associazione.

Durante le prime due fasi del progetto, l’ECA Ukraine Relief Fund ha dimostrato il suo impegno nel creare cambiamenti positivi e tangibili nella vita dei rifugiati ucraini.

Grazie al supporto dei club membri partecipanti, è realizzata una vasta gamma di progetti, anche nelle quattro aree principali evidenziate di seguito:

• Assistenza umanitaria di emergenza: il fondo ha facilitato la distribuzione di beni essenziali, come cibo, acqua pulita, vestiario e assistenza medica, alle comunità colpite.

Questi sforzi hanno contribuito in modo significativo ad alleviare le difficoltà immediate.

• Istruzione e sviluppo delle competenze: riconoscendo l’importanza dell’istruzione in tempi di crisi, il fondo ha sostenuto iniziative che fornivano accesso a un’istruzione e a una formazione di qualità per i bambini rifugiati.

Questi programmi educativi miravano a conferire agli individui conoscenze e competenze per un futuro migliore.

• Ripari e infrastrutture: il fondo ha svolto un ruolo attivo nella costruzione e ristrutturazione di rifugi per fornire ambienti di vita sicuri alle famiglie sfollate.

• Sostegno psicosociale: affrontando l’impatto emotivo e psicologico dello sfollamento, il fondo ha sostenuto servizi terapeutici, favorendo il benessere emotivo tra le persone colpite.

Manos Staramopoulos

Giornalista – Analista di calcio e affari internazionali

Membro del comitato calcistico AIPS e della IFFHS World Statistics Federation

Corrispondente: France Football, A Bola, Discoveryfootball.com, Mundo Deportivo, Sportpress24.com

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