Il Barcellona è Campione d’Europa in una rimonta storica

Il Barcellona per merito proprio e dopo diversi anni di impegno e lavoro quotidiano, può ora vantarsi di far parte dell’élite europea.

Mancava il salto di qualità, scalando il piccolo gradino, salendo nella gerarchia: non è la stessa cosa avere una Champions League che due, il dato che colloca il Barça tra le squadre di riferimento degli ultimi decenni.

La vittoria di Eindhoven ha avuto diverse letture rilevanti: il Barcellona ha vinto rimontando, tirando fuori una capacità agonistica di cui solitamente non ha bisogno nelle partite di campionato.

C’erano dubbi sulla risposta del Barça alle partite in salita: i giocatori di Jonatan Giráldez li hanno risolti in un esercizio di mentalità vincente solo alla portata delle migliori squadre del mondo.

LA RIMONTA DEL BARCELLONA

Il Barcellona è stato proclamato campione d’Europa in una partita strana, con un inizio preoccupante e un finale strepitoso.

Per rientrare non hanno bisogno di brillare le loro figure più brillanti: entra Alexia Putellas all’89’ e Aitana gioca una partita più seria che folgorante, consapevole delle esigenze della squadra.

Graham Hansen, sempre con il gioco in mente, era il leader silenzioso della squadra.

Invece, è stata Patri Guijarro ad avere il compito di pareggiare la partita con due gol in meno di due minuti, all’inizio del secondo tempo.

Guijarro, centrocampista storica, ha dimostrato la sua straordinaria capacità di arrivare dalla seconda linea. I suoi due gol, fondamentali per rilanciare la squadra in un momento critico, sono stati simili, arrivando da dietro e sorprendendo la difesa tedesca.

La rimonta è stata coronata da Fridolina Rolfö, che ha saputo risolvere una di quelle giocate confuse in area, tra lo sconcerto delle rivali: un premio straordinario per una giocatrice sempre solvibile, la cui prestazione supera sempre l’attenzione mediatica che solitamente riceve.

Al di là delle sue stelle, il Barça ha dimostrato a Eindhoven che la squadra è al di sopra dell’individualità : un grande merito per i calciatori e anche per il loro allenatore, Jonatan Giráldez, uno di quegli allenatori che, con il lavoro e la discrezione, è passato in pochi anni dalla dal più modesto al più alto.

Una fiaba con un finale imbattibile.

BARCELLONA-WOLFSBURG IL TABELLINO : 3-2 : 3′ Pajor (W), 37′ Popp (W), 48′ e 50′ Guijarro (B), 70′ Rolfo (B)

BARCELLONA (4-3-3): Paños: Bronze, Paredes, León, Rolfö; Bonmatí (90′ Putellas), Walsh (89′ Engen), Guijarro; Caldentey (79′ Pina), Paralluelo (70′ Geyse), Graham Hansen (79′ Crnogorcevic).

WOLFSBURG (4-3-3): Frohms; Wilms (80′ Hegering), Hendrich, Janssen, Rauch; Oberdorf, Roord (71′ Lattwein), Huth; Jonsodottir, Pajor (84′ Bremer), Popp.

Arbitro: Foster

Ammoniti: Bonmati (B), Paredes (B), Popp (W), Jonsdottir (W), Hendrich (W)

Espulsi: –

Articolo a cura di Stefano Ghezzi – Sportpress24.com
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