Verso Barca-Juve, Pirlo : “Stesso spirito del Derby, possiamo arrivare primi”

Pirlo vuole vincere con tre gol di scarto dopo lo 0-2 di Torino. Sfida delicata quella del Camp Nou per la Juventus, che potrà contare su Cristiano Ronaldo. Parla Andrea Pirlo nella conferenza stampa della vigilia, analizzando la situazione dei suoi e le difficoltà nell’incontrare una squadra come il Barcellona che resta sempre la favorita del girone :

LA CONFERENZA STAMPA DI PIRLO : 

Quali possono essere i lati positivi della partita di domani?

“Abbiamo la mente sgombra, siamo già qualificati e ci possiamo giocare il primo posto senza pressione”.

Può essere un vantaggio la crisi del Barcellona?

“Non credo alla crisi del Barcellona. Il cammino è altalenante, ma i giocatori sono forti e l’allenatore sta mettendo insieme le sue idee. Ci vorrà tempo come per noi, ma sappiamo che sono una grande squadra. Dobbiamo crederci. Sarà difficile, ci sarà da soffrire durante la partita, ma sappiamo che avremo le nostre occasioni da sfruttare. Non abbiamo nulla da perdere, è giusto giocarla a viso aperto tenendo conto di quanto fatto sabato. Tutto può succedere”.

Può essere la partita di Buffon e di Ramsey?

Buffon ha recuperato e sta meglio. Potrebbe essere la sua serata, merita di giocare in certi palcoscenici certe sfide. Ramsey può essere utile. Sta meglio, partita dopo partita sta mettendo minuti nelle gambe. Non pensavo fosse un giocatore così intelligente, nella partita di domani la sua voglia di cercare spazi può tornare utile”.

Quanto è importante il primo posto?

“E’ importante per la nostra crescita e per aumentare la nostra autostima. Queste sono partite da giocare per far crescere ciò che è dentro e ciò che è da migliorare. A parte la classifica, arrivare primi ti dà qualcosa di diverso rispetto al sorteggio. Però è più importante quello che mettiamo in campo domani e quello che ritroveremo alla fine della gara se faremo un’ottima partita”.

Cosa non bisogna fare rispetto alla partita dell’andata?

“L’abbiamo vista e rivista. Le sconfitte migliorano le partite che devi giocare e possono essere d’aiuto per il futuro. Dobbiamo sicuramente migliorare rispetto all’andata la fase di non possesso, dobbiamo essere molto stretti con le linee di centrocampo e di difesa perché non dobbiamo farci trovare scoperti tra le linee, loro portano tanti giocatori sulla trequarti. Dobbiamo essere stretti e cercare di farli giocare lateralmente dove avremo più spazio per aggredirli”.

Il derby può essere considerata una svolta?

“Non credo si possa parlare di svolta nel derby, ma abbiamo cambiato atteggiamento. Nella ripresa abbiamo avuto l’atteggiamento da Juve, che non deve mancare. Rabiot? Sono soddisfatto di lui, sta facendo una buona stagione. Ho visto un ragazzo che ha tanta voglia di migliorare e ha ampi margini. E’ solo al 70% delle sue potenzialità, può diventare un top a livello mondiale”.

Koeman ha detto che non si può dire chi sia meglio fra Ronaldo e Messi: ha ragione?

“Ha ragione. Hanno dato spettacolo e lo fanno da 15 anni. Si sono divisi i Palloni d’Oro degli ultimi 15 anni. È un peccato dire se è meglio uno o l’altro. Sono fenomeni che fanno gioire milioni di tifosi ogni volta che scendono in campo, non è giusto dire chi è più bravo. Bisogna ringraziarli perché fanno bene al calcio”.

La pandemia ha livellato le squadre?

“Abbiamo visto che è un periodo dove tante grandi fanno fatica soprattutto nei propri campionati. Credo sia normale, i campionati sono finiti l’estate scorsa e i giocatori hanno avuto poco tempo per riposare giocando anche con le nazionali. Normale che ci sia stanchezza, ad avere questi problemi sono di più le grandi squadre che hanno più giocatori in giro per il mondo. Spero che presto le squadre ritornino a giocare per quello che sono”.

Come definirebbe il momento di Messi?

“Questo è un momento particolare della sua vita, non della sua carriera. Ha avuto qualche problema quest’estate. Ma nelle partite ha sempre dimostrato il suo valore quindi credo che sia un problema tecnico e non un problema mentale. Noi non vogliamo entrare però nei problemi altrui, quindi lasciamo al Barcellona e a Messi parlare di queste cose. In campo è un fenomeno e l’ha dimostrato anche in questo scorcio di campionato e Champions League”.

Non è strano che Ronaldo stia tirando meno in porta rispetto alla sua carriera ma fa più gol?

“Vuol dire che si trova nella posizione giusta nel momento giusto e gli portiamo la palla quando deve fare gol. Quindi questa può essere una cosa buona per noi”.

LE PAROLE DI BONUCCI

“Al Camp Nou deve esserci l’atteggiamento che ci ha portato alla vittoria nel derby. Una squadra aggressiva che sapeva cosa mettere in campo per arrivare alla vittoria. Mi auguro che il secondo tempo del derby sia l’inizio di un nuovo percorso che è comunque difficile. Domani giochiamo contro una grande squadra, però nel percorso di crescita queste partite sono uno stimolo. La Champions negli anni ha dimostrato di essere il teatro di grandi imprese. Ci aspetta una gara difficile, dove ci saranno momenti di sacrificio ma sappiamo che con le nostre qualità possiamo fargli male. All’andata fu questione di centimetri, ma come detto, se mettiamo in campo i valori del secondo tempo del derby, faremo una grande gara. Sognare un’impresa non è brutto”.

“Purtroppo negli ultimi giorni ci siamo allenati poco, ma abbiamo parlato e ci sono gli ingredienti giusti per una grande partita. Con un risultato positivo si accelererebbe il percorso di crescita della squadra. La Champions dà stimoli e vibrazioni diverse dal campionato. Abbiamo la possibilità di vincere una partita importante per far crescere l’autostima e la voglia di migliorarci. Ronaldo contro Messi? Fa piacere far parte di certe partite. Si affronteranno due dei migliori della storia del calcio. Sarà una grande partita con i fari accesi su questi alieni. Messi si ferma con un grande lavoro di squadra, essendo un fuoriclasse che da solo può farti vincere le partite. Possiamo però arginare le sue qualità e mettere in risalto quelle di Cristiano. Lo vedo carico, pronto per questa partita, ma la sua voglia di essere fondamentale non la scopriamo oggi. Da quando è arrivato qui è un esempio, chi gli si avvicina cerca di rubare con gli occhi qualche segreto per migliorarsi”.

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