Il ritorno dei “baby”: le accademie dello United e il successo del Ten Haag

Come la stagione speciale del Manchester United e di Ten Haag potrebbe trasformarsi in un anno fondamentale.

Il Manchester United da più di un decennio versa in difficoltà, pagando prima la partenza del leggendario Sir Alex Ferguson e poi l’instabilità della dirigenza dei Glazers.

Ora, da qualche mese i Red Devils sono entrati in una nuova era, quella di Sir Jim Ratcliffe e nonostante stiano attraversando una stagione molto particolare e di transizione hanno tanti motivi per essere ottimisti riguardo al futuro.

Il più grande successo di Erik Ten Haag

Oltre alla parte amministrativa che è di fondamentale importanza e la squadra è stata rilevata dal secondo britannico più ricco, nella parte di gioco, l’olandese, l’allenatore Erik Ten Haag nonostante sia sotto pressione e attraversando un periodo difficile Stagione piena di problemi, è riuscito a fare bene alla società.

Il Manchester United è “colpito” da inizio anno da infortuni e assenze prolungate, per cui il tecnico olandese è costretto a fare… alchimie, ma soprattutto a riportare in superficie i grandi “adolescenti” che lo United ha nelle accademie.

L’esempio più eclatante dell’anno scorso è senza dubbio Alejandro Garnazzo, che l’anno scorso ha faticato non poco, ma quest’anno ha fatto un passo avanti straordinario e potrebbe essere l’oasi nella stagione dello United.

Ma a parte il 19enne esterno argentino che sta collezionando impressionanti presenze, in 41 partite, 9 gol, la grande “rivelazione” e quello che ha davvero “lanciato” è Kobi Mainu.

Il centrocampista 18enne che è il nuovo grande progetto della squadra.

In totale ha 23 partite e 3 gol con lo United e si prepara a seguire la nazionale inglese agli Europei all’età di 18 anni!

Per capire cosa hanno realizzato ancora United e Ten Hag, Garnazzo ha quasi 2.000 minuti di gioco e Mainu arriva a 1.400!

Se si calcola che Willy Kabbala, Omari Forson e Dan Gore hanno preso più o meno tempo, a seconda della partita, allora si capisce che il Ten Haag sta facendo qualcosa di giusto.

E se questo non bastasse per spiegare cosa sta succedendo, basta guardare i primi sei e gli “adolescenti” utilizzati dalle squadre che ci sono.

Il grande lavoro di Ten Haag

Quindi in totale Manchester City, Aston Villa, Liverpool, Tottenham e Arsenal hanno concesso 1.245 minuti di gioco ai teenager, con i “cittadini” che hanno fondamentalmente Rico Lewis, che ha più minuti.

Quindi lo United, che è anche il marchio più grande tra tutti i primi sei, ha 3.637 minuti dai teenager delle sue accademie.

Un esempio del lavoro che si sta facendo, ma anche del fatto che Ratcliffe punta molto sulle accademie.

Con l’eccezione di Lewis del City, gli altri non concedono nemmeno 200 minuti ai giovani, mentre lo United ha 3 ragazzi che hanno giocato più di 220 minuti e due che stanno scoppiando. E ne arriveranno altri…

Per questo e nonostante la stagione strana Ratcliffe esamina i dati della permanenza dell’olandese. Perché ha offerto qualcosa di molto importante alla società.

I nuovi “baby”, avendo abbassato la media d’età della squadra, anche calciatori come Hoylund, Rashford, Lisandro, Mount sono in grande età.

Infine, vale la pena notare che lo United è secondo in assoluto in questa lista, con il Brighton primo in Premier League con 4.588 minuti giocati dai suoi ragazzi.

Le squadre che hanno utilizzato di più i “teenagers”

1. Man. United                           3637¨

2. Manchester City                      698

3. Aston Villa                                360′

4.Liverpool                                   117′

5.Tottenham                                  56′

6.  Arsenal                                      14′

Articolo a cura di Manos Staramopoulos – Sportpress24.com
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