Il solito ‘vecchio’ Acerbi, adesso il razzista sarà Juan Jesus

La vicenda di razzismo tra Acerbi e Juan Jesus è vergognosa. Non solo per quello che trasmette a chi guarda il calcio da casa o sugli spalti, ma anche perchè l’accusato non si prende mai responsabilità.

Parliamo di Francesco Acerbi giocatore dell’Inter che non è nuovo a certi tipi di comportamenti. Non parliamo di razzismo, ma di atteggiamenti vili, del lanciare il sasso e nascondere la mano.

Nella sua militanza alla Lazio, Acerbi è riuscito a mettersi contro un’intera tifoseria. Dal sorrisetto al secondo gol del Milan, ai gesti plateali verso la curva biancoceleste.

Acerbi non ha mai fatto un passo indietro, addirittura minimizzando i suoi comportamenti che hanno danneggiato il rapporto con i suoi tifosi.

E adesso la storia si ripete. La vicenda di domenica sera nella sfida tra Inter e Napoli che lo vede protagonista insieme a Juan Jesus, deve essere chiarita a 360°.

Dopo l’esclusione dalla Nazionale, il difensore dell’Inter ha proclamato la propria innocenza via social (‘Non ho mai detto frasi razziste’) scatenando però la reazione del calciatore del Napoli che, dopo aver evitato di commentare l’episodio a caldo, è intervenuto: “Mi ha detto ‘vai via n…, sei solo un n….’.”.

Versione dei fatti che Juan Jesus ha dato solo dopo aver letto le parole di Acerbi: “Per me la cosa si era chiusa in campo, poi però ho letto le sue dichiarazioni che non corrispondono alla realtà dei fatti. Così non ci sto”.

L’ha detto o non l’ha detto?

Il giocatore del Napoli non ha mai esternato nel corso degli anni un simile atteggiamento. La sua insistenza dietro quella frase presunta di Acerbi, nasconde sicuramente qualcosa di vero se non tutto.

Ma il solito Acerbi nega tutto, minimizza. Addirittura dice che per lui la storia è finita. A Roma si direbbe: “Se Lallero…”

Certo, perchè per essere escluso anche dalla Nazionale, Acerbi qualcosa l’ha detto e come…

Ma il giocatore dell’Inter, resta lui. Non cambia, come alla Lazio, cosi all’Inter.

Le parole di Acerbi :

“Non ho detto nessuna frase razzista, poco ma sicuro. Sono molto sereno. E ora dico un bel vaffa al razzismo.

Frasi razziste dalla mia bocca non ne sono mai uscite, poco ma sicuro.

Juan Jesus potrebbe aver capito anche male, io so che non ho detto frasi razziste, sono 20 anni che gioco a calcio e so quello che dico.

Quello che è successo in Nazionale sono cose nostre”.

Allora il responsabile di tutto, chi sarebbe? Juan Jesus?

Il giocatore del Napoli risponde cosi :

“Per me la questione si era chiusa ieri in campo con le scuse di Acerbi e sinceramente avrei preferito non tornare su una cosa così ignobile come quella che ho dovuto subire.

Oggi però leggo dichiarazioni di Acerbi totalmente contrastanti con la realtà dei fatti, con quanto detto da lui stesso ieri sul terreno di gioco e con l’evidenza mostrata anche da filmati e labiali inequivocabili in cui mi domanda perdono. Così non ci sto.

Il razzismo si combatte qui e ora. Acerbi mi ha detto “vai via nero, sei solo un negro”.

In seguito alla mia protesta con l’arbitro ha ammesso di aver sbagliato e mi ha chiesto scusa aggiungendo poi anche:

“Per me negro è un insulto come un altro. Oggi ha cambiato versione e sostiene che non c’è stato alcun insulto razzista. Non ho nulla da aggiungere”.

Prima l’offesa, poi le scuse, poi un passo indietro e poi addirittura Juan Jesus avrebbe capito male…

Acerbi, quando ti decidi a crescere e fare l’uomo? La vecchia tarantella non fa più storia, ormai ti conoscono tutti.

Articolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com 

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