Union Berlino, esempio di calcio anticiclico

A Berlino uno slogan racconta la storia ” Die Mauer muss weg” ossia “Il muro deve cadere”. La Berlino che conosciamo divisa per trent’anni tra est ed  Ovest. Oggi è diventata un coro che i tifosi dell’Union Berlino, i biancorossi cantano allo Stadio An Der Alten Forsterei che tradotto in tedesco significa “Lo stadio vicino alla vecchia casa del tagliaboschi. Un altro muro potrebbe cadere giù molto rapidamente, ed è quello del campionato dell’Eisern Union. Un altro nome con una particolare traduzione “Unione di ferro”. Così è chiamata la squadra biancorossa. In questo momento seconda ad un solo punto di distanza dal Bayern Monaco. Il sogno della Champions League è molto vicino. La competizione delle competizioni, che a Berlino non si vede dal 2000 quando partecipò l’Hertha che oggi invece rischia la retrocessione.

La storia del club di Berlino

Inizialmente il calcio a Berlino era amatoriale e poco controllata anche dalle istituzioni statali. Il club dei biancorossi venne effettivamente fondato nel 1966. Fu creato tramite richiesta della Federazione sindacale nazionale Herbert Warnke, che riuscì ad ottenere un club civile pronto per i lavoratori. Nel 1968 la vita del club non fu affatto scorrevole, anzi nel percorso di presentarono molte insidie. Le riviste di quegli anni scrivevano che “Non tutti i tifosi dell’Union Berlino erano nemici dello Stato, ma tutti i nemici dello Stato erano tifosi dell’Union Berlino”. I giocatori di evidente talento erano spostatati da una parte all’altra questo rendeva complicato vincere e ottenere successi. Se il club oggi esiste ancora è grazie alla tifoseria che più di una volta ha salvato la società dell’Union dal fallimento. Nel 2005 i supporters raccolsero un milione e mezzo di euro grazie alle donazioni di sangue e così il club riuscì ad evitare il fallimento. I tifosi confermano nuovamente di essere il cuore dei propri club.

Foto da Twitter – Articolo a cura di Beatrice Bezzi – Sportpress24.com

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