Dopo l’inaspettata e deludente uscita definitiva dalle qualificazioni mondiali per Qatar 2022 contro la Macedonia al Renzo Barbera di Palermo è partita la caccia all’uomo.
Si sa il nostro Bel Paese è fatto di santi, poeti e navigatori, ma aggiungerei ultimamente di virologi ed esperti in strategie di guerra, purtroppo. Ma da sempre o almeno, da quando esiste il football, siamo un popolo di allenatori, di mister consumati che dispensano perle di saggezza e consigli anche grazie al fenomeno del gioco più conosciuto e praticato del momento, il fantacalcio.
Bene grazie a tutti noi, Mister e Coach affermati, dopo la delusione di giovedì sera, siamo partiti a dare giudizi e sentenze su questo o quei giocatori a cui dare una responsabilità del fatto che non andremo per il secondo quadriennio di seguito a disputare una fase finale dei mondiali di calcio.
Guarda caso ed un caso non è, visto che i media televisivi, di carta stampata, internet e via dicendo è da sempre che hanno preso di mira un giocatore che milita attualmente nella S.S. Lazio, scarpa d’oro, più volte capocannoniere in campionato, il Sig. Ciro Immobile.
Il tutto non farebbe una piega, segna una valanga di gol col suo club, ma in Nazionale è scarso nelle realizzazioni, dicono i più informati, i giornalisti e gli opinionisti, quelli bravi.
Ma a nessuno magari non è mai balenata per la testa, troppo occupata nelle critiche ad un solo giocatore che ci sarebbe magari da parlare di errori dal dischetto, errori sotto porta, senza portiere o palloni mandati alle stelle da altri atleti. A nessuno non è mai passato per la testa che questo modulo attuato dal Mister Roberto Mancini è poco se non per niente idoneo alle caratteristiche tecniche del 32enne attaccante di Torre Annunziata.
Comunque torniamo a Ciro, il tanto amato dai sostenitori della Lazio, che ha superato in fatto di gol anche un mito come Silvio Piola. Di seguito riporto la tabella dei migliori realizzatori di tutti i tempi in Nazionale, così tanto per capire:
- Gigi Riva, 35 gol
- Giuseppe Meazza, 33
- Silvio Piola, 30
- Roberto Baggio, 27
- Alessandro Del Piero, 27
- Alessandro Altobelli, 25
- Adolfo Baloncieri, 25
- Filippo Inzaghi. 25
- Francesco Graziani, 23
- Christian Vieri, 23
- Sandro Mazzola, 22
- Daniele De Rossi, 21
- Paolo Rossi, 20
- Roberto Bettega, 19
- Alberto Gilardino, 19
- Luca Toni, 16
- Gianluca Vialli, 16
- Gino Colaussi, 15
- Julio Libonatti, 15
- Angelo Schiavio, 15
- Ciro Immobile, 14
Bene se questi sopra elencati sono i presupposti di un attacco da portare alle qualificazioni dei Mondiali, non stiamo proprio bene e non certo solo per il “colpevole” individuato dai più, non siamo messi proprio bene, visto che i tanti nomi fatti non si leggono in classifica .
Per avere giocatori italiani all’altezza delle scelte del Mister ci siamo dovuti affidare alla naturalizzazione degli stranieri con parenti italiani più o meno alla lontana
Il problema guarda caso è stato tirato fuori dal Presidente Gabriele Gravina, dal 2018 alla guida della FIGC, durante la conferenza stampa a due dell’altra sera a Palermo con a fianco Roberto Mancini, quando ha dichiarato: “Manca una capacità da parte dei primi fornitori del materiale umano, abbiamo il 30% di italiani che giocano nelle Primavere e dei limiti oggettivi. I tecnici hanno una missione pressoché impossibile nel fare selezione: si cerca di valorizzare il più possibile i giovani che hanno poco impiego nelle loro società. Questo non vuol dire che i club hanno responsabilità per questo risultato: sicuramente, rispetto ad altre realtà c’è carenza di materiale umano”, auspicando di fare delle leggi ad hoc per favorire lo sviluppo dei vivai e dei settori giovanili.
La mia domanda è: “Fare qualcosa di concreto nel 2018 quando è stato eletto per arrivare più prepararti agli impegni che ci aspettavano e non aspettare il tracollo contro la Macedonia?”.
Mi verrebbe da dire che come sempre, dobbiamo aspettare che succeda qualcosa di irreversibile, per trovare e porre rimedi ad un qualcosa che per fortuna, sottolineo è sempre e solo un gioco, è la cosa più importante delle cose meno importanti che dobbiamo risolvere in questo Paese.
A chiudere caro Ciro, questo te lo scrivo con il cuore in mano, oggi ho letto che vorresti o almeno staresti pensando di lasciare la Nazionale ma sappi che qualsiasi sia la tua decisione, sei stato, sei e sarai comunque una leggenda del Calcio Italiano a 360 gradi e ti continueremo a sostenere sempre e comunque, perché chi indossa la maglia della Nazionale va sempre e comunque supportato perché difende i colori della nostra Italia, paese di santi, poeti e navigatori…. ah dimenticavo di allenatori.
Articolo a cura di Massimo Moriggi – Sportpress24.com