Verso Roma-Vitesse, Mourinho: “Non penso al Derby. Basta un pareggio, ma vogliamo vincere”

Alla vigilia del match contro il Vitesse, valido per il ritorno degli ottavi di finale di Conference League, Mourinho è intervenuto in conferenza stampa  per presentare la sfida.

I giallorossi hanno vinto 0-1 in Olanda grazie al gol di Sergio Oliveira. Insieme allo Special One nella conferenza è intervenuto Rui Patricio.

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

Una riflessione su quello che sta succedendo nel mondo? “Stop alla guerra, a questa e a tutte le altre. Se serve ripeterlo lo faccio tutti i giorni. Di politica non parlo, mi interessa ma non ne parlo pubblicamente. Dire sempre stop alla guerra, a tutte”. 

A Udine lei aveva sottolineato un calo di tensione. Con queste due partite la squadra sarà pronta psicologicamente ? “Lavoriamo ogni giorno e pensiamo di essere pronti per domani”.

Lei ci ha sempre detto che pensa partita per partita. Anche nella settimana del derby? “L’unica partita che mi interessa è il Vitesse. Non c’è Lazio o partita domenica. Se vinciamo o pareggiamo siamo ai quarti se perdiamo siamo fuori. Mi interessa solo della gara di domani”.

C’è qualcuno con le stesse caratteristiche di Mkhitaryan in rosa? La sua assenza ha influito a Udine? “Tutti i giocatori sono diversi. Tutti conoscono la nostra rosa, tutti sono critici e feroci. Siete anche capaci di essere critici con un ragazzino che gioca per la prima volta da titolare in Serie A. Siete voi gli uomini delle critiche. Mkhitaryan è importante per noi, non voglio dire che la sua assenza con l’Udinese è stata la ragione per la quale non abbiamo vinto però è un giocatore importante”.

Questa nuova regola del gol in trasferta che non vale più doppio le piace? Ieri ha influito in Champions, quanto cambia? “Non lo so se è più giusta o meno giusta. Cambia un po’ il profilo delle partite. Per esempio l’Ajax ha fatto un bel pareggio a Lisbona. Il Benfica è andato ad Amsterdam senza il bisogno di segnare per andare ai quarti. Ha potuto avere un atteggiamento di controllo. Prima una squadra che pareggia in casa con un gol sa perfettamente che al ritorno non è in vantaggio. Però io ho giocato la prima gara con il Vitesse senza pensare troppo al risultato. Siamo andati con l’obiettivo di vincere, non ho pensato al pareggio con il gol. Abbiamo pensato come una gara indipendente che volevamo vincere. Sappiamo che domani con un pareggio andiamo ai quarti ma vogliamo vincere la partita. Quando è così si pensa meno alla situazione dei gol”.

La Roma a parte Abraham ha attaccanti che segnano poco ma sono secondi per tiri in porta. Qual è il problema, la qualità dei giocatori? “Sono giocatori che hanno sempre segnato nella loro carriera o anche prima facevano pochi gol? Non sono Lewandowski che adesso sono nella Roma e non segnano. Non è un problema di qualità ma di profilo”.

Zaniolo riposerà? Quanti giocatori cambieranno rispetto ad Udine? Perché Zaniolo dovrebbe riposare? Ha riposato 25 minuti in Olanda. Perché dovrebbe riposare lui e non Rui Patricio. Zaniolo sta bene. Rispetto ad Udine cambierò Oliveira e Mancini (ride ndr). Torneranno Kumbulla e Mkhitaryan”.

Pellegrini è confermato per domani? “Adesso si parla di Pellegrini…”

MOURINHO A SKY

Come si gestisce il risultato ottenuto all’andata? Dal 1’ vogliamo vincere. Se arriviamo al 90’ con un pareggio, dobbiamo gestire il pareggio, ma non dobbiamo iniziare la partita pensando di pareggiare. Vogliamo giocare liberi dalla pressione, vogliamo vincere la partita. In Conference abbiamo giocato 4 partite in casa, ne abbiamo vinte 3 in casa. Siamo forti in casa e vogliamo continuare a vincere”.

Lei ha detto «la migliore maniera per preparare il derby è vincere domani», perché? Per me sì. Gioia, soddisfazione e fiducia sono importanti nel calcio. Se domani facciamo una bella partita, avremo poco tempo per recuperare e preparare la partita però dal punto di vista emozionale vincere è la cosa più importante”.

I tifosi domani saranno in tantissimi e nel derby lo stadio sarà pieno. Vi hanno sempre sostenuto, quanto sono importanti? Per me significa tanto. Nascondo bene le mie emozioni, ma in tutti i miei club ho sempre capito bene la natura della gente. Ogni volta che esco da Trigoria, per andare a casa o a una partita, quando giro per strada, tutti ci salutano. Quando andiamo allo stadio i bambini ci salutano, dopo tanti anni questa cosa continua allo stesso modo a farmi sentire qualcosa di particolare. A volte mi piacerebbe giocare in campo perché i tifosi mi caricano, ma non posso per età e per qualità (ride). Questi tifosi ci appoggiano fin dalla prima partita in casa contro il Trabzonspor, dalla prima partita sono stati fantastici”.

RUI PATRICIO IN CONFERENZA STAMPA

Partita importante per la Roma. Grande rendimento da parte tua, sei soddisfatto della tua stagione? “Si è molto importante. Abbiamo l’occasione di poter continuare a lottare per vincere un titolo. Vogliamo arrivare il più lontano possibile, ci dobbiamo credere. Dobbiamo giocare con ambizione di poter vincere soprattutto quando giochi in un grande club come il nostro. Faremo del nostro meglio. Io penso soltanto a lavorare ogni giorno per crescere e aiutare la squadra, è il mio lavoro. Sto attraversando un buon momento di forma ma deve servire come stimolo per migliorare.”

Ti senti più sicuro con la difesa a 3 o a 4? “A me piace giocare a 3 e 4, posso giocare in entrambi i modi. Conta di più l’organizzazione di squadra, di partita in partita. E’ normale che cambia qualcosa in base a come giochiamo. Ciascun giocatore deve svolgere al meglio il proprio compito, poi sta a me adattarmi alla squadra. Devo fare del mio meglio per aiutare la squadra. Come ho già detto quello che conta di più è vincere le partite”.

Nelle ultime 4 partite hai subito soltanto 1 gol. Da cosa dipende questa solidità in fase difensiva? Abbiamo lavorato molto su questa fase. Non è merito soltanto del portiere o della difesa, ma di tutta la squadra e del lavoro collettivo che svolge. Dobbiamo migliorare e ora stiamo attraversando un buon momento difensivo. L’obiettivo è sempre quello di essere più pericolosi davanti e prendere meno gol possibili”.

Qual è la tua migliore parata e se c’è un gol dove secondo te avresti potuto fare di più? “Nessuna in particolare, tutte sono importanti. Anche quelle che possono sembrare più facili. Invece sui miei errori cerco sempre di cogliere l’occasione per capire come allenarmi diversamente e correggerli, perché sono ossessionato. Dopo ogni partita cerco di trarre qualcosa di positivo anche da un errore, per me è importante per la crescita”.

Foto in Copertina da Twitter – Articolo a cura di Davide Teta – SportPress24.com

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