Nel confronto avvenuto questo pomeriggio Inzaghi ha comunicato alla dirigenza interista la volontà di cominciare un nuovo progetto sportivo
Dopo 4 anni si è conclusa l’avventura di Simone Inzaghi sulla panchina dell’Inter. La decisione del tecnico piacentino era già nell’aria dopo la sconfitta in finale di Champions League contro il Psg per 5-0.
L’ufficialità è stata data dall’Inter con un comunicato pubblicato sui propri social dove si legge:
“Le strade del Club e di Simone Inzaghi si separano. È questa la decisione presa di comune accordo dopo l’incontro avvenuto pochi minuti fa.
La gestione di Inzaghi all’Inter sarà ricordata da tifosi, calciatori, dirigenti e dipendenti come caratterizzata da grande passione, accompagnata da professionalità e dedizione.
Sei trofei: uno Scudetto, due Coppe Italia e tre Supercoppe Italiane, sono il palmares maturato in quattro stagioni, che hanno riportato il Club ai vertici del calcio italiano ed europeo.
Inzaghi è uno degli allenatori con il maggior numero di partite nella storia del Club nerazzurro, insieme ad altri nomi illustri tra cui Herrera, Mancini, Trapattoni e Mourinho.
Esattamente come gli altri membri esclusivi di questo novero, Inzaghi ha contribuito significativamente alla crescita del palmares interista e passerà per sempre alla storia come il coach che ci ha portato alla conquista della Seconda Stella”.
Il presidente dell’Inter Giuseppe Marotta al termine dell’incontro ha così salutato Inzaghi:
“A nome del nostro azionista Oaktree e di tutto il Club, desidero ringraziare Simone Inzaghi per il lavoro svolto, per la passione dimostrata e anche per la sincerità nel confronto odierno, che ha portato alla decisione comune di separare le nostre strade.
Solamente quando si è combattuto insieme per raggiungere il successo giorno per giorno si può avere un dialogo franco come quello accaduto oggi”.
Lo stesso Inzaghi ha pubblicato un messaggio di addio ai nerazzurri:
“Cara famiglia nerazzurra, è venuto per me il momento di salutare questo Club dopo un percorso di quattro anni, durante i quali ho dato tutto. Ogni giorno ho dedicato all’Inter il mio primo e ultimo pensiero della giornata.
Sono stato ricambiato con professionalità e passione da calciatori, dirigenti e da ogni singolo dipendente del club.
I sei trofei conquistati, tra cui lo scudetto della Seconda Stella, unitamente al percorso in Uefa Champions League nel 2023 e pochi giorni fa, sono la testimonianza tangibile di quanto il mio lavoro sia stato supportato da una comunione d’intenti con il mio staff e con ogni componente dell’Inter.
Ringrazio gli azionisti per la fiducia che non è mai mancata, il Presidente e i suoi collaboratori per l’aiuto e il dialogo quotidiani. In una giornata difficile come quella di oggi penso sia giusto ribadire questo senso di gratitudine anche per il confronto che si è concluso poco fa.
Siamo stati sinceri e abbiamo insieme deciso di concludere questo magnifico percorso.
Un’ultima parola la voglio dedicare ai milioni di tifosi nerazzurri che mi hanno incitato, hanno pianto e sofferto nei momenti difficili e hanno riso e festeggiato nei sei trionfi che abbiamo vissuto insieme.
Non vi dimenticherò mai. Forza Inter”.
L’ex allenatore dell’Inter avrebbe accettato l’offerta di 25 milioni a stagione dell’Al Hilal con cui parteciperà al Mondiale per Club tra pochi giorni.
I vertici nerazzurri, invece, dovranno individuare il nuovo tecnico rapidamente visto l’impegno nella competizione internazionale che inizierà il 15 Giugno.
I due nomi che circolano con insistenza sono quelli di Fabregas e De Zerbi, entrambi già attualmente impegnati rispettivamente con Como e Marsiglia.
Articolo a cura di Alessandro Recchia– Sportpress24.com