Dopo aver conquistato la sua prima storica FA Cup battendo il Manchester City, il Crystal Palace ha ottenuto l’accesso all’Europa League 2025/26.
Tuttavia, la partecipazione del club londinese è ora a rischio a causa delle regole UEFA sulla multiproprietà.
Il problema della multiproprietà
Il principale azionista del Crystal Palace, John Textor, detiene anche una quota significativa dell’Olympique Lione, club francese anch’esso qualificato per l’Europa League.
Secondo le normative UEFA, due squadre con lo stesso proprietario non possono partecipare alla stessa competizione europea per evitare conflitti di interesse.
Inoltre, Textor possiede una partecipazione nel club danese Brøndby, qualificato per la Conference League, complicando ulteriormente la situazione.
Le mosse del club
Per cercare di risolvere il problema, Textor ha avviato trattative per vendere la sua quota nel Crystal Palace, sottolineando di non avere il controllo operativo del club, dato che detiene solo il 25% dei diritti di voto.
Il presidente Steve Parish ha guidato una delegazione in Svizzera per discutere la questione con la UEFA, cercando di dimostrare che il club opera in modo indipendente rispetto alle altre società di proprietà di Textor.
Le possibili conseguenze
Se la UEFA dovesse confermare l’incompatibilità, il Crystal Palace potrebbe essere escluso dall’Europa League, con il posto che potrebbe essere assegnato al Nottingham Forest, settimo in Premier League. Brighton, ottavo, potrebbe invece ottenere un posto in Conference League.
La decisione finale della UEFA è attesa nelle prossime settimane.
Nel frattempo, il Crystal Palace spera che le sue argomentazioni siano sufficienti per garantire la partecipazione alla competizione europea.
Articolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com