Ciclismo, troppi morti sulle strade: da inizio anno 72 vittime

Andare in bicicletta è una passione che prende un’infinità di persone. Il Ciclismo, seppur fatto in maniera autodidatta, consegna una voglia di natura e libertà, che pochi sport danno.

Ma come ogni cosa, ci sono sono pro e contro e per il ciclismo, soprattutto quello fatto su strada, i contro sono molto importanti se non pericolosi.

Stando ai dati sono stati raccolti ed elaborati dall’Osservatorio Sapidata-Asaps, l’associazione sostenitori e amici della polizia stradale, sono 72 i ciclisti morti dall’inizio dell’anno al 18 maggio sulle strade italiane, sette solo nell’ultima settimana, e 11 le vittime in monopattino.

Tra i ciclisti sono deceduti 68 uomini e 4 donne; 32 avevano più di 65 anni. Sono nove le vittime di pirati della strada.

In Lombardia il numero maggiori di ciclisti morti

Dodici i decessi a gennaio, 15 a febbraio, 14 a marzo, 19 ad aprile, 12 finora a maggio.

Nel primo quadrimestre i morti sono stati 60, a fronte dei 54 del 2024, con un incremento del 11%, e la tendenza è in aumento anche a maggio.

Per quanto riguarda le Regioni, in testa c’è la Lombardia con 16 morti (tre nell’ultima settimana), poi l’Emilia-Romagna con 12 e il Veneto con 8.

Le vittime di incidenti in monopattino

Per quanto riguarda i monopattini, le vittime sono dieci uomini e una donna, otto stranieri e tre italiani.

La Lombardia conta tre decessi, Lazio ed Emilia-Romagna due, in Piemonte, Puglia, Marche e Toscana una vittima.

Tre le cadute autonome, tre gli investimenti di autovetture, due da parte di autocarri, uno con autobus, uno con un carro-attrezzi, uno con un treno.

Secondo l’Osservatorio Asaps, dal 2020 sono 75 le vittime di incidenti in monopattino.

Articolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com 

Translate »