Sinner sedicesimo nella storia, lui e Musetti prima coppia azzurra dopo 68 anni
La storia del tennis italiano è stata, ancora una volta, riscritta. Jannik Sinner si conferma n.1 del mondo giocando un torneo perfetto, nonostante i 3 mesi di stop. E raggiungendo la sua prima semifinale in carriera agli Internazionali BNL d’Italia, diventando il sedicesimo azzurro a riuscirci. Ovviamente in tutta la storia del torneo, dunque dal 1930. Un numero non altissimo, che rende bene anche l’idea della difficoltà di vivere un torneo di questo livello con tutta la pressione che porta con sé. E infatti sono tutti grandi nomi, con qualche assente di prestigio, coloro che hanno tagliato questo traguardo.
Jannik Sinner continua a volare alto, e agli Internazionali BNL d’Italia trova la sua miglior vittoria a livello ATP, un nettissimo 6-0 6-1 con cui non lascia neanche le briciole al malcapitato Casper Ruud. Una prestazione maiuscola, che ben ci restituisce quanto dominante possa essere il n.1 al mondo. Come ne è ben consapevole anche lui in sala stampa nella conferenza post gara, in una sala stampa chiaramente piena fino all’orlo.
Sin da subito Sinner spiega quanto sia importante questo torneo, e non solo per vittorie: “Sono a Roma per capire me stesso, capire cosa sono capace di fare. Abbiamo lavorato tanto, i risultati arrivano, ma non penso a quello ora. Sono contento della semifinale, avrei firmato senza pensieri. Sarà la quinta partita domani, ed è una sensazione buona, il risultato è relativo. Siamo riusciti a salire con la prestazione, questo mi serve per arrivare con sensazioni positive a Parigi. Andiamo giorno dopo giorno, oggi è stata un’ottima giornata, domani avrò altre difficoltà da affrontare con il mio solito buon atteggiamento“.
Parla poi dell’ottimo match giocato contro Ruud, spiegando cosa abbia funzionato al meglio, e soprattutto quanto il lavoro e il tifo di Roma aiutino: “Una partita fantastica da parte mia, tutto ha funzionato. Da fondo mi sentivo davvero in fiducia, avevo le tattiche preparate, e ho cercato di ripetere quanto avevo fatto nel nostro ultimo match a Torino. Le cose potevano cambiare velocemente a inizio secondo, quando potevo andare 3-0 ma ha recuperato sul 2-1. Le cose cambiano velocemente, domani è un altro giorno, un altro avversario, cerco sempre di prepararmi al meglio. Sono felice di essere qui, ci siamo preparati al meglio per arrivare in forma, avevamo dubbi su come sarebbe stata la mia prestazione. Mi mancava il feedback della partita, mi sento bene, ho lavorato su alcune cose dopo il match con De Jong, desideravo perfezionarle. Lavoro duro e credo in me stesso. Ovviamene il tifo mi aiuta molto, mi sento fiducioso qui. Il tennis italiano sta vivendo un gran momento, tanta Italia agli Internazionali“.
Tommy Paul: “Oggi ho fatto male a servizio. Sinner non sembra affatto arrugginito”
In campo, gli sta andando decisamente bene, visto che Tommy Paul ha ripetuto la semifinale dello scorso anno agli Internazionali BNL d’Italia, superando nei quarti – come nel 2024 – Hubert Hurkacz. Ma fuori dal campo, per l’americano del New Jersey, è stata una settimana decisamente stressante.
Lo racconta lui stesso, in conferenza stampa, con un sorriso sul volto che però tradisce pure una certa sincera preoccupazione: “Mi hanno pignorato il pick up. Ho saltato un paio di pagamenti – spiega Tommy – e me lo hanno portato via da casa questa settimana. Sto lottando per riaverlo indietro. Se mi conoscete, sapete che è il mio tesoro. Sì, sto lottando davvero per riaverlo. Ho già pagato mille dollari e un amico andrà a recuperarlo a Boca Raton. Ho dovuto vincere un paio di match qui a Roma per poter saldare il debito…”
Poi sul match, più seriamente: “Non abbiamo iniziato bene, né io né lui, tanto che ognuno ha subito tre break nel primo set, cosa che non dovrebbe accadere. Ma bisogna pure dire che abbiamo risposto in modo eccellente, e questo aiuta a spiegare la situazione. La realtà è che bisogna sempre fare i conti con ciò che si ha”.
“Sento che sto colpendo la palla un po’ meglio ogni giorno che passa e questo mi dà fiducia. Mi trovo sempre molto bene qui a Roma e quando sono a mio agio posso essere più rilassato in campo. Se voglio andare oltre, però, dovrò certamente sistemare il servizio”.
L’attenzione si sposta in fretta sul prossimo match. E in particolare sul numero 1 del mondo Jannik Sinner. “Non mi pare molto arrugginito, a giudicare dai risultati. Dire che è un ostacolo duro, visto che è numero 1 del mondo, sarebbe banale. La cosa impressionante per me è come colpisce la palla: può generare molta potenza dal nulla e questa è una dote rara. Nel Tour è quello che colpisce in modo più pulito, probabilmente. Del resto c’è un motivo se è numero 1…”.
“In passato abbiamo giocato match duri, in cui sono stato molto vicino come rendimento, ma lui ti porta sempre a dover dare il massimo per poter restare in partita. Affrontarlo qui a Roma sarà ancora più stimolante: ho visto qualche suo match al Foro Italico e l’atmosfera che si crea è incredibile”.
Articolo a cura di Michela Catena – Inviata al Foro Italico per Sportpress24.com