Malore in campo: muore in ospedale calciatore di 26 anni

E’ decisamente un weekend maledetto quello che ha vissuto il mondo del calcio. Dopo il malore avuto ieri dal calciatore della Roma Ndicka un altro episodio simile si è verificato poche ore dopo. A differenza del primo però (il calciatore giallorosso fortunatamente ora sta bene) questo purtroppo finito in tragedia.

E’ MORTO IL CALCIATORE MATTIA GIANI

E’ morto all’ospedale di Careggi (Firenze) il giocatore del Castelfiorentino Mattia Giani, 26 anni, che domenica aveva accusato un malore sul campo dello stadio comunale di Campi Bisenzio (Firenze) durante la gara del campionato di Eccellenza contro il Lanciotto Campi.

Lo annuncia il sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni, in un post su Facebook. Le sue condizioni erano apparse subito disperate. Giani è stato colpito da arresto cardiocircolatorio e si è accasciato a terra perdendo i sensi. Il primo a intervenire è stato uno dei membri dello staff del Castelfiorentino, che ha praticato il massaggio cardiaco. L’attaccante originario di Ponte a Egola (Pisa) è stato poi soccorso da sanitari del 118 giunti sul posto e portato al policlinico fiorentino in codice rosso. Il malore è avvenuto a circa 15 minuti dall’inizio della partita, che è stata sospesa.

“Mi giunge purtroppo una terribile notizia. Mattia non ce l’ha fatta – ha scritto il sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni sui social – In questi momenti mancano decisamente le parole. Una tragedia terribile. Un dolore straziante. Possiamo solo stringerci tutti assieme in un abbraccio fortissimo alla famiglia, e alla sua società di appartenenza. Riposa in pace”.

IL FATTO

Dopo un’azione nell’area avversaria, Giani si è improvvisamente accasciato, portandosi una mano al petto. Subito è stata chiara la gravità della situazione e un giocatore avversario ha immediatamente dato l’allarme. Dagli spalti sono scesi anche i genitori di Mattia, che stavano assistendo alla partita e si sono precipitati in campo.

I SOCCORSI

Tempestivi i primi soccorsi da parte dei membri della squadra avversaria, massaggiatori e volontari che hanno iniziato le manovre di rianimazione cardiopolmonare prima dell’arrivo dell’ambulanza, che non è stato immediato. Fortunatamente, un defibrillatore esterno era disponibile presso lo stadio, permettendo interventi cruciali nei primi momenti dopo il collasso.

14 APRILE: UN GIORNO MALEDETTO

In questo giorno dodici anni (14 aprile 2012) fa ci fu il dramma del calciatore del Livorno Piermario Morosini, che morì in campo dopo aver accusato un malore contro il Pescara. E’ proprio il caso di dire che il 14 aprile non è una data per giocare a calcio.Una drammatica coincidenza che torna a impaurire il mondo del calcio e torna a far sollevare tutta una serie di dubbi e/o perplessità sui controlli cardiaci a cui sono sottoposti i calciatori. Inevitabile non pensare anche all’episodio che colpì l’ex calciatore dell’Inter Eriksen (poi ripresosi completamente).

Foto da Twitter – Articolo a cura di Marco Lanari – Sportpress24.com

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