Lazio di forza, sbancata Udine e zona Champions a tiro

Il Sarri biancazzurro e la sua Lazio non avevano mai vinto la prima gara del nuovo anno e così, al terzo tentativo, in quel di Udine, grazie ad un successo fortemente voluto, questo tabù è archiviato.

In terra carnica, in una partita sporca e battagliata, la Lazio tira fuori gli artigli dell’aquila imperiale e doma a fatica, ma con pieno merito, un’Udinese molto organizzata e anche cattiva, visti gli interventi al di sopra dell’agonismo di alcuni suoi giocatori.

Pronti via, ed ecco, dopo una decina di minuti la rasoiata di Pellegrini su punizione che fa andare sopra la Lazio e che consente un buon dominio biancazzurro sulle velleità offensive bianconere.

L’Udinese non tira mai in porta e per la Lazio è un giochino facile chiudere il primo tempo in vantaggio. Molto pressing, spazi intasati e un Rovella di lusso che sta ovunque e che spezza il gioco friulano. P

oi che succede nella ripresa? Succede che l’Udinese alza i ritmi, la Lazio va in sofferenza, ma senza subire palle gol.

Il pareggio arriva comunque casualmente su un tiro cross da punizione laterale il cui pallone passa attraverso mille gambe, toccato impercettibilmente da Walace, prima di depositarsi all’angolo opposto di Provedel.

Tutto da rifare e sembrano rievocarsi i fantasmi di Verona. Ma la Lazio non può e non deve uscire dal Friuli senza i tre punti.

CUORE E TECNICA LAZIO

E allora esce il cuore e la tecnica della squadra di Sarri che, con i cambi giusti, Felipe Anderson al posto dell’acciaccato Isaksen, e Vecino, al posto dello spaesato Kamada, riesce ad agguantare la vittoria.

Corre il minuto 75, lancio lungo, spizzata di Castellanos, un fighter perfetto per questa gara, testa magica di Felipe Anderson che smarca un Vecino alla Milinkovic che addomestica bene il pallone e fa partire un fendente arrotato e preciso che va a baciare l’angolino estremo del portiere udinese.

È gol, è mucchio selvaggio sotto i 1.000 tifosi giunti ad Udine ed è 1-2. Nel segmento finale della battaglia la Lazio tiene bene, c’è pure il tempo di far riassaporare il campo a Romagnoli, subentrato all’ottimo Gila.

Tre punti di platino che significano terza vittoria consecutiva, 30 punti alla fine del girone d’andata (non tantissimi, meno 7 rispetto alla stagione scorsa, ma per come era iniziato il campionato con le due sconfitte con Lecce e Genoa e la montagna di punti persi si può essere moderatamente soddisfatti) e un meno 3 dalla Fiorentina quarta in classifica.

Insomma, campionato ripreso per i capelli e tutto da giocare nel ritorno (più morbido rispetto all’andata) e Lazio che ha dimostrato di essere ancora in lizza malgrado i venditori comunicatori di apocalisse.

Brava Lazio, ed ora un breve riposo e poi testa al derby di Coppa Italia.

Le grandi manovre stanno per cominciare…

Foto SS Lazio – Articolo a cura di Carlo Cagnetti – Sportpress24.com

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