Lazio fragile e involuta, anche il Monza sfiora il colpaccio

Lazio sparita. Dopo la promettente gara di Champions risolta da un magico colpo di testa di Provedel, si torna allo strazio del campionato.

Nemmeno passare in vantaggio dopo 12 minuti su rigore perfetto dell’immortale Ciro Immobile, alla sua 300esima partita in biancazzurro e a meno 2 dai 200 gol con la Lazio,

è bastato alla squadra di Sarri per portarsi a casa i tre punti contro l’ispirato Monza di Palladino.

Anzi, dopo il pareggio di Gagliardini i brianzoli hanno sfiorato anche la vittoria, segno tangibile che la Lazio è tuttora lontanissima parente di quella del secondo posto della stagione scorsa.

Una Lazio cosi passiva e fragile non la ricordavamo da secoli

Purtroppo la perdita di Milinkovic è stata funesta e sta creando guasti pazzeschi al sofisticato meccanismo sarriano.

La cessione dell’insostituibile serbo non può essere l’unico motivo di un gioco rattrappito e senza sbocchi.

C’è dell’altro e qui Sarri ci deve far capire come sia possibile un’involuzione così palese.

È vero, siamo agli inizi di stagione però vedere in campo questa Lazio è uno shock che ottunde la mente se si ripensa a quello visto appena pochi mesi fa.

Sembra essere tornati agli inizi del percorso di Sarri ed è un paradosso inspiegabile

Squadra che ha completamente dimenticato tutte le fasi di gioco, in balia per lunghi tratti dell’avversario di turno,

senza difesa e senza attacco, con un centrocampo così fatiscente da risultare trasparente.

Squadra senza equilibrio, che crea pochissimo (due tiri in porta, entrambi di Immobile, il gol su rigore e un palo) e che subisce tantissimo (la solita vagonata di tiri totali degli avversari).

Sembra che Sarri non sia in grado di riprendere il percorso giusto, o meglio, non abbia trovato le chiavi giuste per aprire tutte le porte che si sono chiuse all’improvviso.

Cosa fare? In primis, vincere in qualsiasi modo perché è l’unica medicina a buon mercato che risolve, almeno parzialmente, il problema.

Il punto conquistato contro il Monza non è da buttare, vista la pochezza della prestazione della Lazio,

ma 4 punti in 5 gare sono bottino scarno e rappresentano uno dei peggiori score di inizio campionato.

Nel prossimo turno infrasettimanale ci sarà il Torino, ancora all’Olimpico,

un’altra prova difficile in cui la Lazio non può esimersi dal mostrare quel quid in più che porti i tre punti nel carniere.

A Sarri chiediamo più pragmatismo e meno svolazzi

Non serve entrare con il pallone in porta, ma serve cattiveria agonistica e qualche variante offensiva perché, ormai, per gli avversari giocare contro la Lazio è come farsi una passeggiata di salute.

E se non si riesce col gioco, che tutti gli avversari hanno ampiamente capito, che si metta in campo furore e voglia di ribellarsi ad una china che sta diventando intollerabile.

Articolo a cura di Carlo Cagnetti – Sportpress24.com

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