La UEFA punisce la Romania : 1 giornata a porte chiuse per il caso ‘Kosovo’

La Commissione Disciplinare dell’ UEFA, dopo quanto accaduto al “National” di Bucarest, nella partita del 12 settembre contro il Kosovo, valida per la 6ª giornata di qualificazioni a EURO 2024, ha inflitto una sanzione di una giornata a porte chiuse e una multa di 52.000 euro al Nazionale rumena.

La partita in questione interrotta per 50 minuti a causa di due striscioni a contenuto politico che i tifosi della nazionale romena hanno innalzato sugli spalti (“Il Kosovo è Serbia” e “La Moldavia fa parte della Romania”), mentre decine di fumogeni hanno invaso il campo.

Allo stesso tempo, multe “avare” sono  comminate anche all’Albania (insieme alla chiusura parziale del suo stadio – più una multa di 14.000 euro per blocco delle strade pubbliche. 5.000 euro per atti di danneggiamento) e all’Ucraina (insieme ad una multa parziale chiusura del proprio stadio – e multa di 20.000 euro).

La UEFA è intervenuta come da regolamento sul rispetto in campo e sugli spalti.

GIOCO RIPRESO DOPO 50 MINUTI CONCITATI – UEFA ATTENTA

I sostenitori della Romania hanno anche acceso diversi fumogeni ed hanno anche iniziato ad intonare cori inneggianti la Serbia e a schernire giocatori e popolo kosovaro, costringendo gli uomini delle forze dell’ordine ad entrare in campo per ristabilire l’ordine. La sfida è ripresa dopo oltre 50 minuti di sospensione e ben 5 appelli dello speaker.

Manos Staramopoulos

Giornalista – Analista di calcio e affari internazionali

Membro del comitato calcistico AIPS e della IFFHS World Statistics Federation

Corrispondente: France Football, A Bola, Discoveryfootball.com, Mundo Deportivo, Sportpress24.com

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