Epico Van der Poel! a Glasgow 2023 vince il Mondiale della protesta ambientalista

Sono 195 i corridori che prendono parte alla prova in linea riservata agli uomini Elite dei Mondiali di ciclismo 2023. Partenza da Edimburgo ed arrivo a Glasgow.

L’Italia non parte certo favorita ma, Matteo Trentin, Alberto Bettiol ed Andrea Bagioli, Ehi uomini su cui punta la nazionale azzurra, potrebbero partire da lontano ed in un Mondiale tutto può accadere.

Tra i grandi favoriti Mathieu Van der Poel, Wout Van Aert, Tadej  Pogacar, Mads Pedersen e Julian Alaphilippe. Nota curiosa: Ehi anche quest’anno sarà presente Città del Vaticano con Rien Schuurhuis, Ehi corridore olandese naturalizzato e primo rappresentante del piccolo stato del Papa.

La corsa

Si parte. Dopo pochi minuti prima caduta in gruppo. Tra i ciclisti ne fa le spese il portoghese Joao Almeida. il gruppo lo attende e si riparte. Dopo 15 minuti privo tentativo di fuga, foratura per Tom Wirgen Del Lussemburgo.

58 le nazioni presenti a questo mondiale. Un record. Dopo mezz’ora di gara l’austriaco Gamper e l’irlandese Towsend tentano la fuga. Tentativo fallito. Altra fuga, questa volta di gruppo. I fuggitivi sono: Owain Doull (Gran Bretagna), Matthew Dinham (Australia), Harold Tejada (Colombia), Kevin Vermaeke (Stati Uniti), Patrick Gamper (Austria), Rory Townsend (Irlanda), Ryan Christensen (Nuova Zelanda), Krists Neilands (Lettonia) e Petr Klemen (Repubblica Ceca). A 30’’ inseguono Eric Antonio Fagundez (Uruguay), Rien Schuurhuis (Città del Vaticano) e George Bennett (Nuova Zelanda).

Dopo meno di un’ora dalla partenza, i fuggitivi hanno un vantaggio di 4’15”. Il trio che insegue a 1’15”. Andatura altissima: oltre 50 km/h.

Caduta in gruppo: coinvolti Natnael Berhane (Eritrea), Eliezer Soares (Capo Verde) e Nelson Oliveira (Portogallo). A 200 km dal traguardo iniziano le difficoltà del percorso. I fuggitivi accumulano un vantaggio di oltre 8 minuti.

Protesta e stop della corsa

ATTENZIONE! C’è una protesta in corso i fuggitivi sono stati fermati!!! Corsa ferma al momento. Mondiale bloccato a 191 dal traguardo. Purtroppo le immagini non mostrano quello che sta accadendo. Corridori bloccati ed ammassati in una stradina di campagna.

Dopo oltre 10 minuti di stop della corsa si scopre che è in corso una manifestazione ambientalista. Si cerca di liberare il percorso con la Polizia che passa tra i ciclisti. Corridori perplessi e sirene della forza pubblica che passano tra gli atleti che tra lo stupito ed il divertito assistono impotenti. 

Ad un Mondiale di ciclismo una cosa così non si era mai vista. Inizia a serpeggiare il malumore tra i protagonisti della gara. Servirà molto tempo prima che la corsa riprenda. Per le forze dell’ordine rimuovere i manifestanti è durissimo, uno di loro si è, addirittura, incollato, col cemento, le mani sull’asfalto!

Il comunicato dell’UCI

Arriva il comunicato dell’UCI: “In seguito alla conferma da parte della polizia scozzese di una protesta nell’area di Carron Valley, che ha temporaneamente interrotto la corsa su strada maschile, stiamo lavorando a stretto contatto con tutte le autorità competenti per ridurre al minimo i disagi alla gara e anche per garantire la sicurezza dei corridori come nostra principale preoccupazione”.

La ripartenza dopo la protesta degli ambientalisti

Risolta la situazione in strada. UFFICIALE! La corsa ripartirà alle 13.15, con il gruppo dei fuggitivi e dopo oltre 8 minuti gli inseguitori. In pratica si ripartirà con gli stessi vantaggi accumulati prima dello stop. La corsa mondiale è stata ferma oltre 50 minuti.

Si riparte con Owain Doull (Gran Bretagna), Matthew Dinham (Australia), Harold Tejada (Colombia), Kevin Vermaeke (Stati Uniti), Patrick Gamper (Austria), Rory Townsend (Irlanda), Ryan Christensen (Nuova Zelanda), Krists Neilands (Lettonia) e Petr Klemen (Repubblica Ceca).

Ripartito anche il gruppo. Sia i fuggitivi che gli inseguitori, anche dopo lo stop forzato, mantengono velocità elevate. Il vantaggio dei 9 battistrada si è ridotto a 6’28 dopo 9 km. Foratura per il tedesco Politt. Il gruppo continua tirare, ora lo svantaggio dai fuggitivi e di 5’20”. In ritardo  Van der Poel e Trentin, fortunatamente rientrano in gruppo grazie al grande lavoro degli uomini dell’Olanda.

Brutta caduta per Fernando Gaviria! Il colombiano, a terra dolorante, sanguina dal volto e molto probabilmente si è fratturato la clavicola. Mentre mancano 160 km al traguardo, i fuggitivi hanno un vantaggio di 5’07”. Nel gruppo inseguitore si rivedono i 3 italiani che ora guidano la rimonta. Nel gruppo, ottimo lavoro di Australia, Belgio e Danimarca. A 4’50”.All’ingresso nel circuito il vantaggio dei 9 battistrada si è ridotto  4’50”. Ottimi  gli azzurri Trentin, Oss, Rota e Bettiol.

Gli inseguitori ci provano

Forcing danese che tenta di staccarsi, gli italiani si accodano ed il gruppo inseguitore si allunga. Si cerca la selezione e di mettere in difficoltà gli avversari.. A 145 km dal traguardo lo svantaggio degli inseguitori si è ridotto a 3’55”. Trentin, Bettiol ed Oss nelle posizioni di testa del gruppo che cerca di riprendere i 9 fuggitivi. I battistrada completano il primo giro, su 10, del circuito. Circuito insidioso con solo 900 m. pianeggianti. Mancano 142 km al traguardo finale.

Si muove la Danimarca che tenta nuovamente di allungare. Rispondono prontamente gli azzurri col francese Julian Alaphilippe. Brutte cadute in fondo al gruppo inseguitore. Il danese Skjelmose prova ad allungare, Lorenzo Rota si accoda. Rota e Skjelmose vengono ripresi Kragh Andersen e Alaphilippe ed il norvegese Johannessen.  I fuggitivi perdono solo 20″ a giro. Difficile su questo circuito recuperare di più.

A 120 km da fine corsa i primi 5 inseguitori vengono ripresi, ora comunque hanno 2’26 di ritardo dai 9 in testa alla corsa. al gruppetto inseguitore si aggiunge Neilson Powless. Quest’ultimo si mette a tirare seguito da Skjelmose e Pogacar. Gli azzurri rispondono bene e si aggregano. Ora il gruppo inseguitore ha fatto selezione, gli altri sono staccati. Il tutto sullo strappo di Scott Street.  i 9 fuggitivi hanno un vantaggio di 2’14 a 120 km dalla linea del traguardo. Bravi gli azzurri Bettiol, Trentin, Rota e Bagioli, sempre attenti a rintuzzare gli attacchi. Si ritira lo slovacco Peter Sagan. Per pochi minuti sulle strade di Glasgow si abbattuta la pioggia, fortunatamente erano nuvole passeggere. Il gruppo inseguitore stacca i compagni di tentata ripresa dei fuggitivi. E’ stato il belga  Van Aert a creare il buco, Trentin e Bettiol alla sua ruota! Si staccano Alaphilippe e Asgreen che non reggono il ritmo. sembra un Mondiale ad eliminazione

Ultimi 100 km.

Gli inseguitori con Trentin e Bettiol hanno solo 1’15” di svantaggio sui 9 fuggitivi. resto del gruppo a 2’28”.

Danesi in forcing su Montrose Street, il punto più impegnativo del circuito. Mancano 7 giri al termine della corsa mondiale. Ottimi gli azzurri con ben 5 uomini nel gruppo inseguitore: sono Trentin, Bettiol, Bagioli, Rota e Velasco. Fuggitivi ad 1 minuto quando mancano 96 km dal traguardo. Gli azzurri fanno gara di testa. 

Gli azzurri in salita cercano la fuga. Ora i battistrada sono rimasti in 7, hanno un vantaggio di poco più di 40″. Ci prova Van der Poel. Con lui Bettiol, Trentin, Pogacar, Powless e Van Aert. Distacco ridotto a soli 25 secondi.

Attenzione! Brutta caduta per Matteo Trentin che tocca un piede della transenna e finisce a terra. 6 giri al termine. Il gruppo inseguitore stranamente rallente, rientrano in gruppo parecchi corridori, adesso sono 25 i ciclisti che tentano di riprendere i fuggitivi.  Quest’ultimi a 77 km dal traguardo mantengono un vantaggio di 32″. Continua ad attaccare Van der Poel con Pogacar, Bettiol, Van Aert,  Pedersen e Dinham. Riescono a staccare tutti gli altri. Il gruppetto inseguitore aggancia l’americano Vermaeke, hanno solo 24″ si ritardo sui fuggitivi. Corsa bellissima per questo Mondiale. 

Ultimi 5 giri di gara

A 5 giri dalla conclusione il vantaggio dei battistrada è di soli 9 secondi, quando mancano 70 km. Attacca Pedersen rimasto senza compagni di squadra. attacco stoppato. Ripresi i 7 fuggitivi. Ora Van Hooydonck può diventare gregario di lusso per Van Aert. Il gruppo di testa è composto da 25/30 ciclisti, per l’Italia c’è solo Bettiol. Tenta la fuga Vanenepoel, ripreso immediatamente! Tenta ora Van Aert, non è una buona idea. Subito agganciato. Ci prova Bettiol, perde la borraccia che finisce sotto la ruota posteriore, riesce a rimanere in sella e si volta a vedere se la sua borraccia ha creato problemi ai compagni di corsa. Grande cuore!

E’ un continuo tentare la fuga. A turno ci provano tutti ma vengono sempre ripresi.  4 giri al temine e mancano 57 km all’arrivo. Ci riprova Bettiol che allunga a 54 km dalla fine. Lo inseguono Pogacar,  Skjelmose, Kueng e Stuyven. Ora l’azzurro ha 14″ di vantaggio. Mancano 50 km ed il vantaggio di Bettiol aumenta a 25″. Dietro i corridori del Belgio tentano il recupero sull’azzurro. Si sflilaccia il gruppo inseguitore, mentre già da un po’ è tornata la pioggia. Bettiol allunga a 45 km dal traguardo, il suo vantaggio è ora di 35″. Brutta caduta per Narvaes che in curva, sull’asfalto bagnato, scivola finisce contro le transenne.

3 giri al temine.

Aumenta a 41″ il vantaggio di Bettiol che viaggia in solitaria. Foratura per Skjelmose. Come scrivevamo in precedenza, sembra una gara ad eliminazione. Ora sono in 4 ad inseguire Bettiol: Pogacar, Van der Poel, Pedersen e Van Aert. Il loro svantaggio sull’azzurro è di 18 secondi a 35 km da termine corsa. Gli altri a 54″. Purtroppo, per l’azzurro, gli inseguitori si danno cambi regolari.  Prova a rientrare Powless. 30 km all’arrivo.

Continua a piovere copiosamente. Il margine di Bettiol si è ridotto a 20″. Dietro di lui i 4 inseguitori, poi gli altri con minimo 40″ di ritardo. Mancano 2 giri e Bettiol ha un vantaggio di 25″.

Si riduce il vantaggio di Bettiol, a 25 km dal traguardo, ha solo 8 secondi di anticipo. I 4 fuggitivi lo hanno messo nel mirino. E’ stato Van der Poel che tirando ha portato i compagni ad inquadrare l’azzurro. Parte Van der Poel che scatta a 23 km e va in solitaria. Bettiol sembra crollare, non riesce a stare al passo degli inseguitori. Ora sono Van Aert, Pedersen e Pogacar ad inseguire il fuggitivo Van der Poel, autore di un’azione poderosa. A 20 km da fine corsa l’olandese ha 18″ di vantaggio. Bettiol è ad un minuto dal fuggitivo.

CLAMOROSO! Cade Van der Poel. L’olandese, a 15,5 Km dal traguardo, cade e finisce sulle transenne. Da gran campione, con lo scarpino rotto e la maglia strappata ed una brutta escoriazione sul lato destro del costato, si rialza riprende la fuga.

Ultimo giro

Il vantaggio di Van der Poel è di 36″. Epica la corsa dell’olandese! Bettiol è 5° in solitaria ad 1’38”. Continua a guadagnare Van der Poel, ora un vantaggio di 45″ a 12 km dal trionfo.

Mancano 10 km alla fine di questo Mondiale su strada. Van der Poel ha 1’06 di vantaggio su Pogacar, Van Aert e Pedersen. Bettiol sempre quinto da solo. Continua l’opera di Van der Poel, a 5 km dall’arrivo, ha 1’40 di vantaggio. Ormai non lo prendono più!

Ultimo chilometro. Sul volto di Mathieu van der Poel c’è gioia, dolore e soddisfazione per l’apprestarsi a vincere un Mondiale strameritato.

Taglia il traguardo il campione olandese. Dietro di lui il belga Van Aert con Pogaca,r terzo e Pedersen quarto. quinto l’azzurro Bettiol.

Meravigliosa la corsa di Mathieu van der Poel. Dopo la Parigi-Roubaix e la Milano-Sanremo trionfa in un Mondiale pieno di sorprese, contrassegnato dalla protesta degli ambientalisti.

Foto da Twitter – Articolo a cura di Massimiliano Vienna – Sportpress24.com

Translate »