Il Siviglia vince l’Europa League battendo la Roma ai rigori.
Una partita piena di eventi e di occasioni. Nel primo tempo occasione per la Roma con Spinazzola, i giallorossi tengono e giocano meglio palla. Poi meglio il Siviglia che alza il ritmo fino alla prima parte del secondo tempo, quando trova il pareggio con l’autogol di Mancini.
Due check al VAR, uno nel primo tempo e uno nel secondo, uno per squadra. Nel finale proteste per un rigore per tocco di mano non dato alla Roma. Ai supplementari non accade praticamente nulla, con le due squadre visivamente stanche. Solo al 121′ Smalling va vicino al gol decisivo ma colpisce la traversa.
1-1 anche alla fine dei tempi supplementari, si va ai rigori. 146 i minuti giocati fino ai tempi supplementari, che la rendono la partita più lunga della storia.
Il Siviglia vince ai rigori per 4-1, dopo il rigore fatto ribattere dal VAR di Montiel. Con questa vittoria, il club spagnolo conquista la sua settima Europa League.
LA PARTITA
Inizio di gara con una Roma ‘contro i pronostici’. I giallorossi hanno chiuso bene tutti gli spazi e hanno trovato ottime ripartenze, con pochi errori. Siviglia sterile in avanti, senza riuscire a trovare gli spazi per essere concreta. In mezzo partita fisica ed equilibrata.
L’occasione più grande arriva all’11’ per la Roma: Dybala controlla il pallone che gli arriva da Spinazzola, la passa dentro per Celik che trova Spinazzola da solo in area: tiro troppo centrale respinto da Bounou.
Al 30′ check al VAR per un possibile rigore alla Roma per uno scontro tra Gudelj e Abraham: non c’è nulla. Poco dopo, al 35′, bravissimo Mancini e vedere l’inserimento di Dybala, che viene servito e non sbaglia davanti a Bonou: 1-0.
Dopo il vantaggio, i giallorossi abbassano il baricentro e al 6′ di recupero del primo tempo, arriva la (prima) grande occasione per la squadra di Mendilibar con un bel tiro dalla distanza di Rakitic che colpisce però il palo.
Ad inizio ripresa ancora meglio il Siviglia, con la Roma che rimane più in assetto difensivo. Al 55′ dalla buona iniziativa di Ocampos dalla destra con un cross in area, Mancini involontariamente manda la palla in rete: autogol e 1-1.
Carambola davanti alla porta del Siviglia al 67′, prima Ibanez, poi Abraham e poi ancora Ibanez che però colpisce male di esterno e manda la palla fuori. Al 75′ altro check al VAR, stavolta per il Siviglia per un rigore inizialmente concesso dopo un presunto fallo di Ibanez su Ocampos, ma poi giustamente annullato.
Nel finale tocco di mano in area del Siviglia, per l’arbitro non c’è nulla, ma sono rimasti molti dubbi. Subito dopo occasione per Belotti, palla deviata e mandata fuori da Bonou, anche in questo caso l’arbitro non concede calcio d’angolo.
1-1 alla fine dei tempi regolamentari. Nei supplementari solo stanchezza da entrambe le parti. Solo al 121′ doppia occasione per la Roma, tra cui una traversa colpita da Smalling, entrambe salvate dal Siviglia.
IL TABELLINO E LE PAGELLE DI SIVIGLIA-ROMA 1-1 (5-2 d.c.r.)
SIVIGLIA (4-2-3-1): Bonou 6.5; Navas 6 (dal 95′ Montiel 7), Gudelj 6, Badè 6, Telles 6 (dal 95′ Rekik 6); Fernando 6 (dal 120+8′ Jordan s.v.), Rakitic 6.5; Gil 5 (dal 46′ Lamela 5.5), Oliver Torres 5.5 (dal 46′ Suso 6), Ocampos 6.5; En-Nesyri 5. Allenatore: Mendilibar 6.
A disposizione: Dmitrovic, Flores, Marcao, Mir, Nianzou, Papu Gomez, Bueno.
ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio 6; Mancini 4, Smalling 7, Ibanez 5.5; Celik 6 (dal 91′ Zalewski 6), Cristante 6, Matic 6.5 (dal 120′ Bove s.v.), Spinazzola 6 (dal 106′ Llorente s.v.); Pellegrini 5.5 (dal 106′ El Shaarawy s.v.), Dybala 7 (dal 68′ Wijnaldum 6); Abraham 5.5 (dal 75′ Belotti 5.5). Allenatore: Mourinho 6.
A disposizione: Svilar, Boer, Karsdorp, Tahirovic, Camara, Volpato.
GOL: 34′ Dybala (R), 55′ Mancini aut. (S).
AMMONITI: Matic (R), Mir (S), Pellegrini (R), Mancini (R), Cristante (R), Rakitic (S), Celik (R), Zakewski (R), Lamela (S), Jordan (S), Montiel (S), Ocampos (S), Karsdorp (R).
ESPULSI: –
RIGORI (4-1)
SIVIGLIA: Ocampos (GOL), Lamela (GOL), Rakitic (GOL), Montiel (GOL).
ROMA: Cristante (GOL), Mancini (X), Ibanez (X).
Foto in copertina da Twitter – Articolo a cura di Davide Teta – SportPress24.com