Bayern Monaco, il momento ‘NO’ e la responsabilità di Oliver Kahn

Arriveranno sviluppi importanti per il Bayern Monaco nei prossimi giorni o addirittura ore

Il clima per l’amministratore delegato, ex portiere della nazionale, Oliver Kahn è particolarmente pesante.

La squadra bavarese in un periodo di 15 giorni ha subito molti capovolgimenti : bandita dall’Europa e dalla coppa di Germania e ora sta cercando di salvare la stagione difendendo il titolo in Bundesliga.

Impossibile nascondere la delusione dei tifosi.

Oliver Kahn, sotto contratto fino a dicembre 2024, si trova in una posizione estremamente difficile.

LE SCELTE DEL BAYERN MONACO E DI OLIVER KAHN

A Kahn viene attribuita la responsabilità come :

Non è riuscito a mantenere lo stopper austriaco Alaba nella squadra, ceduto al Real Madrid.

Ha preso i difensori centrali Upamecano e De Licht per 120 milioni di euro, non certo di spessore sul campo visto i tanti problemi mostrati un’incertezza nella retroguardia.

Ha venduto Robert Lewandowski, centravanti di livello mondiale, al Barcellona, non riuscendo a trovare un degno sostituto e l’acquisto di Chupo Moting è semplicemente un’alternativa per un ruolo di supporto.

Il centrocampo con Kimmich e Goretzka si muove in maniera superficiale, mentre Leroy Sane sembra combattere da solo per la maggior parte del tempo e non cooperare con i compagni.

Tutto ciò ha creato seri interrogativi nell’amministrazione e in particolare nel presidente del club e contemporaneamente al presidente del consiglio Herbert Hainer e al direttore sportivo Hasan Salizamindzic.

I due si stanno guardano già attorno ed infatti sono già iniziati a circolare i nomi dei possibili successori del 53enne Kahn.

Il primo nome è quello del 39enne Philip Lahm, attualmente direttore generale del comitato organizzatore di Euro 2024.

Il 71enne presidente onorario Uli Hennes vede di buon occhio il suo possibile ritorno ma preferirebbe mettere al suo posto il figlio Florian.

Oliver Bierhoff che non è più con la nazionale tedesca correrebbe subito in aiuto al Bayern.

Karl-Heinz Rummenigge si sente a suo agio nella sua vita privata e non intende tornare nel mondo calcistico.

Una cosa è certa, nei prossimi giorni se ne saprà di più soprattutto perché il rumore si plachi e si cerchi più comodamente il prossimo amministratore delegato, a meno che non concedano una proroga a Kahn, anche se non sono pochi quelli che ci sperano.

Manos Staramopoulos
Giornalista – Analista di calcio e affari internazionali
Membro del comitato calcistico AIPS e della IFFHS World Statistics Federation
Corrispondente: France Football, A Bola, Discoveryfootball.com, Mundo Deportivo, Sportpress24.com
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