Caso plusvalenze: le reazioni di Roma e Lazio. Anche il Bologna nel mirino…

Qualche giorno fa le procure di Roma e Tivoli hanno avviato delle indagini sui bilanci di Salernitana Roma e Lazio in merito alla questione delle plusvalenze. Come riportano i media, la Guardia di Finanza si è recata nelle sedi delle rispettive società ed ha sequestrato documenti, computer societari e cellulari appartenenti ai sedici dirigenti indagati: nel mirino degli inquirenti ci sarebbero le chat tra i vertici dei club, che potrebbero fornire le prove dei reati per cui si sta indagando. Si parla di false comunicazioni sociali, dichiarazioni fraudolente mediante falsa fatturazione e, nel caso della Lazio, anche di emissioni di fatture per operazioni inesistenti. Secondo la Gazzetta si ipotizzano valori gonfiati tra il 30 e il 50% (ma è tutto da dimostrare, per ora sono solo ipotesi).

Queste nuove indagini si intrecciano inevitabilmente con l’inchiesta Prisma: alla Procura di Roma sono infatti giunti gli atti dei colleghi di Torino, tra cui il dialogo tra gli ex dirigenti bianconeri Cherubini e Bertola riguardo lo scambio Spinazzola-Pellegrini, una delle manovre di mercato nel mirino. Al momento le dimensioni del caso non sono paragonabili a quelle della vicenda che riguarda la Juventus (per la Roma, ad esempio, si parla in totale di 42,5 milioni di euro di operazioni), ma l’inchiesta è appena partita e nella capitale si respira aria di attesa, anche se il clima al momento resta di grande fiducia.

LA REPLICA DI ROMA E LAZIO

Non c’è mai stato un problema nelle nostre operazioni di mercato“, ha commentato lapidario l’ex presidente giallorosso James Pallotta a LaRoma24. Mentre per quanto riguarda i Friedkin prevale un forte senso di sorpresa (considerando che sono indagati per un’operazione, quella riguardante l’arrivo di Kumbulla dall’Hellas Verona).

Anche il presidente della Lazio Claudio Lotito è rimasto a dir poco sorpreso di quanto sta accadendo e ha voluto subito rassicurare tifosi e staff in merito a questa vicenda. La società ritiene di poter dimostrare tranquillamente di aver operato nel rispetto della legalità e che tutto è stato documentato e certificato. Il patron biancoceleste ha rilasciato un’intervista al Messaggero in cui ha ribadito la posizione della Lazio, già espressa in un comunicato ufficiale nei giorni scorsi:

“Come è stato scritto nel comunicato, la nostra è una casa di cristallo – le sue parole -. Non ho nulla da nascondere e possono perquisire tutto. Ci sono tutti i soldi versati regolarmente anche per Akpa Akpro (il cui passaggio tra i due club di proprietà di Lotito è finito sotto la lente di ingrandimento della Procura, ndr). È stato pure capitano del Tolosa e in Champions. Non esistono né scambi né plusvalenze fittizie né prezzi gonfiati né compensazione, la Consob ha controllato ogni bilancio. Sembra di stare su Scherzi a parte, davvero“.

I biancocelesti quindi sono certi e tranquilli di aver fatto le cose per bene con l’ok della Camera di Compensazione della Lega calcio. Sette “affari” per un totale di appena 22,5 milioni sotto la lente d’ingrandimento, non certo in grado di alterare un bilancio per l’iscrizione al campionato. Da Sprocati (3,2 milioni) a Casasola (3), passando per Cicerelli (2,5), Novella (300mila euro), Marino (250mila) e Morrone (50mila). Sopratutto però sono i 12,7 milioni (plusvalenza da 11,9 ma con un pagamento quinquennale) di Akpa Akpro a dare nell’occhio.

Dal punto di vista della giustizia sportiva i tempi sono ancora tutti da definire. La Procura federale attenderà la chiusura delle indagini ordinarie per poi farsi trasmettere le carte e, eventualmente, imbastire la propria inchiesta. Difficilmente una ripercussione sportiva di qualsiasi tipo potrebbe arrivare già nel corso di questa stagione: con tutta probabilità se ne riparlerà dopo l’estate.

 ANCHE LA PROCURA DI BOLOGNA APRE UN FASCICOLO

Oltre Roma, Lazio e Salernitana, anche a Bologna c’è un fascicolo sulla vicenda plusvalenze. La procura di Bologna si è mossa a seguito della trasmissione degli atti dell’inchiesta torinese sulle plusvalenze alla Juventus. L’inchiesta riguarderebbe l’operazione con cui il Bologna ha prelevato Riccardo Orsolini dalla Juventus per 15 milioni di euro dopo che il giocatore aveva trascorso un anno e mezzo in prestito ai rossoblù.

Articolo a cura di Marco Lanari – Sportpress24.com

Translate »