Lazio: fine febbraio bollente, tutto in 3 giorni o quasi

Sarri si sbottona. Non i pantaloni, per carità, ma si apre metaforicamente in merito alla sua visione del campionato della Lazio. Da anno di transizione/costruzione a champions perché no?

Il passaggio è lungo e fa rumore. In effetti, dopo il buon pareggio di Udine, in relazione alle numerose assenze il punto va visto in modo estremamente positivo, la classifica biancazzurra resta invogliante per una lotta europea tutta da scrivere.

A 12 gare dalla fine i 4 punti di distacco dalla Juventus, proprietaria attuale del quarto posto, sono davvero pochi e lo sbottonarsi di Sarri fa capire che la Lazio non mollerà il prestigioso traguardo. Ad Udine si è vista una squadra da battaglia e, a tratti, molto bella.

Con 5 titolari fuori, di più non si poteva fare contro un’Udinese avvelenata e comunque di spessore in alcuni suoi elementi. Sarri soddisfatto e Lazio pure in piena corsa per l’Europa massima. Ed ora arriva il redde rationem, leggasi resa dei conti.

Infatti, il fine febbraio è decisamente decisivo e da far tremare i polsi ai pavidi, non certo a Sarri e a chi crede in questa Lazio. Prima il ritorno dello spareggio di Europa league, in un Olimpico vestito con l’abito delle grandi occasioni, contro il Porto e un 1-2 da recuperare e poi, tre giorni dopo, un Lazio Napoli da copertina con i partenopei in piena lotta scudetto. Molto, se non tutto, si decide in questo fine febbraio bollente.

La Lazio, in attesa del recupero dell’epico Immobile e del desaparecido Acerbi, prova lo scatto in avanti. Pedro da valutare, ma il Cabral visto in Friuli può essere una valida alternativa.

Tutto in 3 giorni. O quasi.

Articolo a cura di Carlo Cagnetti – Sportpress24.com

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