Due nipoti di Christian Karembeu, campione del mondo nel 1998, sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco.
Christian Karembeu, ex giocatore del Real Madrid, ha rivelato lunedì di aver perso due familiari negli scontri scoppiati in Nuova Caledonia il 13 maggio.
L’ex centrocampista francese, nato a Lifou, in Nuova Caledonia, è stato ospite del programma “Europa 1 13 ore” e nelle dichiarazioni a Jacques Vendroux, ex nazionale gallico, ha anche detto che sono morti dopo essere stati colpiti alla testa.
“Sono in lutto. Due persone della mia famiglia sono state colpite alla testa. Sono cecchini. Ci auguriamo che vengano svolte indagini su questi omicidi”, ha affermato il campione del mondo 1998.
Karembeu non ha confermato l’identità dei due familiari, tuttavia Europe 1 sottolinea che si tratta di un nipote e di una nipote.
Va notato che nel territorio appartenente alla Francia i disordini sono iniziati a causa di una riforma elettorale approvata dall’Assemblea nazionale a Parigi, che mira ad espandere l’elettorato per le elezioni provinciali a tutti i residenti di questo gruppo di isole dieci anni fa.
Qualcosa che ha scatenato l’ira dei sostenitori dell’indipendenza del territorio, considerato che il provvedimento emargina gli indigeni Kanak, che costituiscono il 41% della popolazione.
Il francese, 53 anni, ha affrontato questa situazione, mostrandosi favorevole al dialogo.
“Da entrambe le parti, le persone non possono essere uccise impunemente.
Quando le idee vengono presentate dallo Stato, penso che si debba discutere affinché la legge venga digerita e si capisca cosa è bene per il Paese e per le comunità condivise”, ha evidenziato.
Dall’inizio degli scontri si sono registrati sette morti.
Articolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com