Tokyo 2020, Argento per Vanessa Ferrari nel Corpo Libero

Finalmente ce l’ha fatta Vanessa Ferrari: alle Olimpiadi di Tokyo 2020 la ginnasta azzurra conquista la prima medaglia olimpica della carriera, uno storico argento nel corpo libero storica. L’Oro lo vince l’americana Carey.

Sulle note di “Con te partirò” di Andrea Bocelli l’azzurra incanta l’Ariake Gymnastics Centre conquistando l’Argento nel corpo libero con un punteggio di 14.200. Grande soddisfazione per la Ferrari che non ha mollato dopo i due sfortunati quarti posti ai Giochi di Londra 2012 e Rio 2016. La 30enne dell’Esercito incanta Tokyo, ma soprattutto l’Italia.

Vanessa Ferrari conquista la medaglia d’argento nella finale del corpo libero di Tokyo 2020, una delle gare piu’ prestigiose della ginnastica.

L’atleta azzurra, 30 anni, ha chiuso il suo esercizio con il punteggio di 14.200 preceduta solo dall’atleta americana Carey che ha vinto l’oro con il punteggio di 14.366.

Terzo gradino del podio occupato dalla giapponese, e paladina di casa, Murakami, e dalla russa Melnikova (per entrambe punteggio di 14.166).

“Ero felicissima di aver fatto quello che dovevo fare come lo avevo sognato. I salti artistici, la coreografia, il giro, volevo che tutto emozionasse la giuria e chi mi guardava, e spero di esserci riuscita”.

Lo ha dichiarato Vanessa Ferrari dopo la vittoria dell’argento olimpico nel corpo libero.

“Ora vado a prendermi l’oro a Parigi? Non lo so (ride, ndr). Enrico (Casella) dice che ci andro’? Lui puo’ dire quello che vuole…”.

Dopo due quarti posti olimpici, ora Vanessa e’ sul podio: “Oggi mi ha fatto strano vedere due bronzi ex aequo, mi sono detta: perche’ a me no?”.

E ancora: “Meglio quest’argento o l’oro di Aarhus? Non lo so, e’ una bella lotta. Dedico questo argento a chi ha creduto in me quando non ci credevo neanche io”.

“Simone Biles? Spero che quando rientrerà  a casa con calma e serenità possa ritrovare i suoi tempi in volo  perchè quando ti perdi in aria è molto pericoloso non sai come  atterri. Ha fatto bene a preservare la sua salute. Farà la trave?  Penso che la faccia perchè la parte sulla trave non sia per lei un  grosso problema w magari avrà semplificato l’uscita. Quindi spero che  riesca a fare la sua trave con serenità, non deve dimostrare niente a  nessuno, le cose le sa fare e tutti tifano per lei”.

“L’ho sentita dopo la gara a squadra, era venuta a scusarsi per quello che succedeva ma le ho detto che non c’entrava nulla e mi ha  chiesto dove avrei fatto il tatuaggio di Tokyo e io le ho detto che  con la rottura del tendine non sapevo neanche se ci sarei stata”. ha  concluso l’azzurra.

Vanessa Ferrari, portacolori del Centro Sportivo Esercito, e’ da oltre vent’anni che volteggia in giro per il mondo.

Nel 2006 il primo passo nella storia dello sport italiano: il titolo mondiale nell’individuale alla kermesse di Aarhus in Danimarca dove vinse il bronzo anche al corpo libero e alle parallele.

Sempre a livello mondiale, Vanessa si era messa al collo l’argento ad Anversa nel 2013. Quattro i titoli europei, il primo a livello di squadra nel 2006 a Volos in Grecia, quindi quelli ad Amsterdam nel 2007 (individuale e corpo libero) e a Sofia nel 2014 sempre nel corpo libero.

Nella bacheca anche tre argenti e quattro bronzi continentali. In Coppa del mondo Vanessa ha vinto in tutti gli attrezzi, dalle parallele al corpo libero, dall’individuale alla trave.

Mai una ginnasta italiana a livello individuale era riuscita a salire sul podio olimpico. A differenza degli uomini che vantano ben 27 podi, 14 di essi primi posti.

L’unico podio alle Olimpiadi della ginnastica femminile azzurra risale al 9 agosto del 1928 quando, all’edizione di Amsterdam, l’Italia vinse l’argento a squadre.

Foto da Twitter – Articolo a cura di Stefano Ghezzi – Sportpress24.com

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