Lazio, i dubbi su Inzaghi cominciano a fare rumore

Una sconfitta quella di Bologna sul campo del Dall’Ara che tira fuori tanti dubbi dal cassetto. Inzaghi sbaglia una partita fondamentale dopo la debacle in Champions. Sbaglia tutto, dalla formazione iniziale, alla gestione degli uomini durante la gara.

Continua a fidarsi di Immobile che non sta vivendo un momento positivo. Sono settimane che gioca con infiltrazioni al piede eppure, il tecnico piacentino non vede altri sostituti in grado di prendere il posto della Scarpa d’Oro in carica.

Un Correa che sembra avere il posto fisso. Tanto gioco è vero, ma nessuno che gli tira le orecchie ‘obbligandolo’ anche a tirare in porta e ad essere più generoso.

Parliamo della difesa? Ormai è come sparare sulla croce rossa. Troppe defezione, da Patric a Hodet, passando per Musacchio. Una difesa che manca di attenzione, una difesa che si salva solo grazie allo spirito di Sacrificio di un ‘eterno’ Acerbi. Può qualche giovane prendere un posto da titolare ed evitare cosi di colpire sempre gli stessi?

Le scelte di Inzaghi sono una chiara dimostrazione di non aver accettato il mercato di Lotito e Tare. Muriqi, costato 20mln, entra sempre a giochi fatti ed è difficile vederlo titolare. L’unica partita che ha giocato dal 1° in Campionato, è stata Torino-Lazio, successivamente pochi minuti e nulla di più.

Stesso discorso per Pereira. Un attaccante forte, veloce e duttile, ma sembra non rientrare nelle scelte dal Mister, tanto da giocare poco e come per Muriqi, entrate in campo quando ormai il risultato è stabilito.

Un errore di gestione che Inzaghi non riesce a colmare che consegna punti a squadre che incredibilmente diventano dirette avversarie nella parte destra della classifica.

Molti credono che questa sua perdita di smalto sia la mancata firma del contratto offerto da Lotito. Se cosi fosse sarebbe un atteggiamento grave che professionalmente consegna una brutta pagina alla storia biancoceleste. In caso contrario e tutti ce lo auguriamo, il tecnico biancoceleste deve immediatamente dare una sterzata alle sue scelte, diventate ormai la mercè di tutti in Serie A.

Un modulo che ormai conoscono tutti e giocatori che hanno bisogno di ritrovare quella personalità che solo un Allenatore capace e maturo riesce a trasmettere. Simone Inzaghi lo è, ne siamo certi, ma questo è il momento per dimostrarlo. Non ci sono più scusanti e alibi, altrimenti l’Europa sarà solo un ricordo e un fallimento di un’intera gestione.

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