Serie A, riapertura stadi? Per ora è ancora un’utopia… Ecco le parole di Conte e Brusaferro

I primi segni di una riapertura al pubblico nelle manifestazioni sportive si sono cominciati a vedere negli ultimi giorni: il 25% dei tifosi nella Supercoppa di Basket, le amichevoli del Napoli a porte aperte, ed ora il Gran Premio del Mugello di F1 con 2880 spettatori.

Tutti speravano di vedere i tifosi, almeno una minima parte, anche ora che inizia la nuova stagione di Serie A con le dovute precauzioni, ma purtroppo non sarà così almeno per l’inizio.

A dirlo è Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità: “I raduni di massa sono considerati al mondo come il massimo livello di rischio che non è legato solo all’evento. Ci sono una serie di problemi nel gestire l’ingresso e l’uscita delle persone. Il Ctsritiene che allo stato attuale non ci siano le premesse per eventi con spettatori e la preoccupazione è anche quella di non sovraccaricare il sistema di altri fattori di rischio”.

A conferma di ciò arrivano anche le parole del Premier Giuseppe Conte, che boccia anche lui l’idea del ritorno dei tifosi sugli spalti: “Per quanto mi riguarda la presenza allo stadio, così come a manifestazioni in cui l’assembramento è inevitabile, come all’ingresso e all’uscita, non è opportuna”.

Domenica 6 settembre, però, l’amichevole tra Parma ed Empoli al Tardini metterà 1.000 i posti a disposizione, sarà il primo stadio di Serie A a riaprire le porte. I posti ovviamente saranno tutti nominativi. Servirà da esperimento, però se la curva dei contagi continua ad aumentare, si abbassa la probabilità di un ritorno dei tifosi allo stadio…

Foto da Web

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