La gara di Montréal è stata l’ennesima disfatta e un incubo per la Ferrari.
Il Gran Premio del Canada 2025 ha segnato una prestazione senza lode con i punti per il quinto e sesto posto di Charles Leclerc e Lewis Hamilton.
Una disfatta tecnica e gestionale che ha riaperto ferite profonde e acceso la delusione dei tifosi.
Sui social l’hashtag #RidateciMontezemolo è subito esploso. Per molti, l’epoca d’oro guidata da Luca Cordero di Montezemolo, fatta di leadership, visione, e successi mondiali, è un ricordo che oggi suona come rimpianto.
Il fallimento canadese
Al termine della gara di Montreal vinta da Russell e con Verstappen e Andrea Kimi Antonelli sul podio, il pilota monegasco non è soddisfatto:
“Credevo fosse possibile fare una gara a una sosta, soprattutto dopo aver visto la sosta di Russell. Avevo qualcosa in testa e pensavo che potesse andare”.
Credevo nelle medie, ma il muretto ha più informazioni di noi. Il risultato è frutto degli errori in FP1, che ho commesso io, e ciò ci ha reso la domenica complicata.
Meno sereno? No, alla fine provo sempre a massimizzare quello che ho. Ci sono gare e situazioni frustranti, non abbiamo la macchina per vincere”.
Se il problema fosse il manico?
Frédéric Vasseur è nel mirino: scelte discutibili, comunicazione debole e un team che sembra smarrito. L’assenza di una figura forte come Montezemolo, capace di dare identità e proteggere la squadra nei momenti critici, si fa sentire.
Il team principal della Rossa, Frédéric Vasseur, analizzando il GP del Canada ha sottolineato:
“Se guardiamo ai primi cinque tutti hanno fatto due soste, poteva funzionare anche a una sosta ma non so.
La conclusione che dobbiamo trarre è che abbiamo commesso troppi errori dalle libere alle qualifiche alla gara.
Non voglio dire che eravamo vicini oggi, ma il margine è stato ristretto. In qualifica abbiamo abortito un giro, il passo non è lontano ma in gara poi perdi tutto.
Aggiornamenti? Presto, ma non penso che il problema sia questo. Non penso che le altre abbiano aggiornamenti ogni weekend.
Dobbiamo concentrarci su di noi per fare un lavoro pulito. Non penso che il clima che abbiamo attorno al team possa aiutare, non siamo sotto pressione ma c’è tensione.
Quando succedono queste cose non è bello. Se vogliamo esprimerci al meglio serve serenità, ma non è tutto nelle mie mani”.
Tifosi delusi e per una rossa che sta diventando sempre più nera (di rabbia)
I tifosi chiedono chiarezza e responsabilità: “Questa non è la Ferrari”, si legge ovunque. Il richiamo a Montezemolo non è solo nostalgico, ma un grido di allarme verso una gestione che ha perso carisma e ambizione.
Le parole di Hamilton risuonano come un forte rimprovero, ma anche un’immensa voglia di risorgere subito:
“…abbiamo bisogno di aggiornamenti e non so dirvi perché non li stiamo portando. Credo però che uno arriverà a breve. Ci sono tante cose che vorrei dire ma non posso farlo.
Chiaramente non abbiamo una macchina per lottare per il titolo: bisogna fare in modo di averla per il prossimo anno, quindi non possiamo permetterci di concentrarci su quella attuale. dobbiamo pensare invece al 2026″.
La Ferrari deve risorgere. Ma per farlo, servono scelte coraggiose. E forse, anche un ritorno allo spirito di chi la portò sul tetto del mondo.
Articolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com