In vista della partita di Champions League tra il Liverpool e il Bologna, Arne Slot e Alexis McAllister presentano la sfida in Conferenza stampa con tante certezze, ma anche con qualche dubbio…
“Chiesa non ci sarà, ha avuto un problema ieri ed è difficile dire quando tornerà. Non è un infortunio lungo quindi se non rientrerà sabato (Crystal Palace in trasferta, ndr) lo rivedremo in campo dopo la sosta”.
Arne Slot inizia la conferenza stampa pre Liverpool-Bologna, confermando quanto era già nell’aria questa mattina, quando l’esterno ex Juventus non era presente all’allenamento della squadra.
Diversa invece la situazione di Jota, anch’egli out stamane, ma potrebbe però recuperare.
L’allenatore del Liverpool carica l’ambiente in vista di quello che sarà il suo esordio ad Anfield in Champions League.
“Per me è sempre un privilegio giocare questa competizione, lo era anche con il Feyenoord.
Lo sarà ancora di più domani, visto che nella passata stagione il Liverpool non ha giocato la Champions. So che sia ai giocatori che agli stessi tifosi questo torneo è mancato tanto lo scorso anno, per questo mi aspetto che tutti vogliano essere alla sua altezza. Sarà una serata particolare”.
Di fronte ci sarà il Bologna, alla sua prima assoluta ad Anfield. Slot invita ad avere il massimo rispetto dell’avversario, memore anche delle difficoltà avute dal Liverpool in passato.
“Penso loro abbiano mostrato sia lo scorso anno che quest’anno quanto siano difficili da battere.
È vero che hanno vinto un solo match, ma dall’altra parte hanno perso in una sola occasione, quindi significa che sarà una partita complicata da vincere.
Sappiamo quanto siano pericolose le squadre italiane che ti aggrediscono e marcano a tutto campo, come l’Atalanta qui ad Anfield lo scorso anno.
Dobbiamo fare attenzione e assolutamente il Bologna non va sottostimato, perché merita di essere qui per come ha giocato lo scorso anno e come lo sta facendo quest’anno”.
Slot elogia il suo gruppo, in particolare coloro che pur giocando meno hanno sempre il merito di farsi trovare pronti. È questo il segreto dell’ottima partenza dei Reds?
“C’è coesione, qualità, segniamo tanto, poi anche chi gioca meno è contento e si sente parte del gruppo. Abbiamo gente come Gakpo, Nunez, Gomez, Jones, Bradley, per citarne sono alcuni che si sono sempre fatti trovare pronti e ciò mi rende molto contento, perché ci aspettano tante partite impegnative.
Se giochiamo bene è perché abbiamo giocatori di qualità”.
L’allenatore olandese spende alcune parole anche per il rossoblu Beukema, giocatore che avrebbe voluto portare al Feyenoord:
“Ero interessato a lui perché veniva da un’ottima stagione e cercavamo un difensore dall’ottimo potenziale. Purtroppo lui scelse l’AZ e fu una scelta sbagliata perché andammo meglio noi al Feyenoord (ride, ndr).
A parte gli scherzi, lì fece bene e sono contento per lui, mi fa piacere rivederlo domani. È un ottimo giocatore”.
Del Bologna ha parlato anche Alexis McAllister, leader del centrocampo del Liverpool, che elogiato Italiano:
“Lo seguivo molto alla Fiorentina, perché sono molto amico di Nico Gonzalez che giocava lì. So cosa pretende dalle sue squadre e mi aspetto una partita molto combattuta e con una certa fisicità”.
Il centrocampista campione del mondo ha dedicato anche un pensiero su Federico Chiesa, che sembra aver già conquistato i compagni:
“Dal giorno in cui è arrivato si è visto che è contento di essere qui. Ciò è già importante. Durante gli allenamenti ci rendiamo conto di quanto sia bravo e sicuramente sarà molto importante per noi. Darà concorrenza agli altri. Sono convinto che farà bene”.
Infine Slot ha concluso tornando sulla sua arrabbiatura nonostante la vittoria contro il Wolverhampton sabato scorso:
“Nel finale non abbiamo sempre gestito bene il pallone e avremmo potuto concedere alcune occasioni da gol. Noi dello staff tecnico dobbiamo sempre alzare l’asticella e per questo ero arrabbiato.
Nello spogliatoio, però, anche tanti giocatori non erano felici della prestazione, sia per l’atteggiamento iniziale che per il finale. Qui a nessuno piace la mediocrità”.
Articolo a cura di Giorgio Capodaglio – Sportpress24.com