Cosa si rischia in caso di incauto acquisto?

 

L’incauto acquisto è un reato disciplinato dall’art. 712 del codice penale rubricato “ Acquisto di cose di legittima provenienza” secondo cui : “ Chiunque, senza avere prima accertata la legittima provenienza, acquista o riceve a qualsiasi titolo cose, che per la loro qualità o per la condizione di chi le offre o per l’entità del prezzo, si abbia motivo di sospettare che provengono da reato, è punito con l’arresto sino a sei mesi o con l’ammenda non inferiore a lire 20.000. Alla stessa pena soggiace chi si adopera per fare acquistare o ricevere a qualsiasi titolo alcuna delle cose suindicate, senza avere prima accertata la legittima provenienza”.

Nella nostra quotidianità gli acquisti via internet sono diventati molto frequenti, tuttavia prima di procedere con l’acquisto, occorre fare molta attenzione per evitare non solo di ricevere a casa un bene nettamente diverso da quello propagandato, ma anche di incorrere in conseguenze di natura penalistica.

Ovviamente l’acquisto di beni di sospetta provenienza può anche essere effettuato di persona.

Si pensi ad esempio agli acquisti di beni contraffatti dai venditori abusivi ad un prezzo particolarmente basso che avrebbe dovuto far sospettare una possibile provenienza illecita, anche in considerazione del soggetto che le mette in vendita.

Per la punibilità è sufficiente che l’acquirente non abbia prestato la dovuta diligenza, pertanto è sufficiente la colpa intesa come la consapevolezza che esista qualcosa di anomalo dietro quell’acquisto.

Pertanto il giudice di merito è tenuto ad indagare se, date le particolari modalità del fatto, l’agente poteva, all’atto della ricezione, acquisto od occultamento del bene, aver raggiunto la certezza della sua illecita provenienza e, dunque, dell’anteriorità di un reato commesso da altri, consistendo in ciò il discrimine con la fattispecie di cui all’art. 712 c.p.

Le sanzioni

La pena prevista dalla legge è l’arresto fino a 6 mesi o l’ammenda non inferiore a 10 euro.

Alcune sentenze rilevanti

Ai fini della configurabilità del reato contravvenzionale di cui all‘art. 712, comma primo cod. pen., non è necessario che l’acquirente abbia effettivamente nutrito dubbi sulla provenienza della merce, dovendosi invece ritenere che il reato sussista ogni qualvolta l’acquisto avvenga in presenza di condizioni che obiettivamente avrebbero dovuto indurre al sospetto, indipendentemente dal fatto che questo vi sia stato o meno” ( Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 51056 del 11 novembre 2016);

“Sussiste l’elemento soggettivo del reato di acquisto di cose di sospetta provenienza di cui all’art. 712 cod. pen. ove si dimostri che l’agente non abbia usato la diligenza dell’uomo medio nella verifica della legittima provenienza del cellulare di marca, acquistato da un suo conoscente, “come nuovo” ad un prezzo particolarmente vantaggioso (e quindi di sospetta provenienza).” ( Cass. Pen. Sez. II 30.12.2020 n. 37824).

 

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Articolo a cura dell’Avvocato Stefania Nicoletta Costanzo – Sportpress24.com – (Immagine di copertina a cura della Redazione)

Avv. Stefania Nicoletta COSTANZO - Cassazionista
Avv. Stefania Nicoletta COSTANZO Cassazionista

Stefania Nicoletta Costanzo, avvocato Cassazionista del foro di Roma, iscritta all’ Albo degli Avvocati dal 2001 e all’Albo speciale degli avvocati Cassazionisti dal 2014. Lo studio si trova in Roma – via Cicerone 49, tel 06/3213357, mail: avvstefaniacostanzo@libero.it.

L’avvocato esercita la professione da oltre 20 anni con specializzazione in diritto civile:

Responsabilità Civile – Risarcimento del Danno – Diritto delle Assicurazioni e infortunistica stradale; Responsabilità Professionale medica, di notai, avvocati, agenti immobiliari, ingegneri etc..; Responsabilità da fatto illecito. Si occupa, altresì, di contrattualistica, recupero credito, esecuzioni, controversie di natura condominiale, diritti reali, diritto di famiglia, controversie tra utenti ed operatori telefonici. Inoltre fornisce assistenza sia nella fase stragiudiziale, che giudiziale.
Lo studio opera su tutto il territorio nazionale grazie all’ausilio di colleghi e Corrispondenti dislocati in altri fori.

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