Lazio, le Idi di Sarri

La storia si ripete. Dopo le Idi di marzo con il celebre assassinio di Cesare, ecco le Idi di Sarri.

La sconfitta interna contro l’Udinese ha effetti deflagranti. Sarri si dimette e lascia la Lazio ad 1 anno e 3 mesi dalla scadenza contrattuale.

Vincono i senatori ribelli in uno spogliatoio spaccato e squinternato come la Lazio vista in tante gare di questa stagione caratterizzata da prestazioni inqualificabili.

Il senatore, quello vero, Lotito non ha affatto gradito le dimissioni di Sarri, ma ormai il dado era tratto.

Inutili i suoi tentativi di fargli cambiare idea. La Lazio, per ora, resta in ritiro punitivo ed affidata alle cure di Martusciello, il secondo di Sarri, che guiderà i biancazzurri a Frosinone nella gara di sabato sera.

Poi ci sarà la sosta e Lotito scioglierà i dubbi su chi dovrà allenare i biancazzurri da qui alla fine della stagione, o anche oltre.

Sul tavolo dei papabili ci sono svariati nomi (Tudor, Scaloni, Conceicao, Klose, Rocchi), tra traghettatori ed altro.

Non è escluso che rimanga Martusciello se a Frosinone si vedrà una reazione congrua. Vedremo, intanto ringraziamo mister Sarri per la sua dedizione e per gli ottimi risultati raggiunti.

Nel calcio, si sa, comandano i giocatori, soprattutto se senatori, e ancora una volta hanno vinto loro, sconfiggendo il comandante, ormai stanco di questo calcio e di un ambiente insostenibile come quello della Lazio.

Ad maiora.

Foto de ‘Il Laziale’ – Articolo a cura di Carlo Cagnetti – Sportpress24.com

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