Ancelotti ‘imbarazzato’, dove farà giocare Kylian Mbappé?

La fumata bianca si avvicina: ” Kylian Mbappé ha chiuso al 100% con il Real Madrid “, queste le parole di Al Khelaïfi a una persona di sua fiducia…

Un attaccante con cui completare una squadra bianconera disegnata, stagione dopo stagione, con attenzione e meticoloso esame di mercato. La politica della segreteria tecnica è stata, in ogni momento, non quella di cercare patch, ma piuttosto l’obiettivo principale.

Resta così inteso che, nell’interminabile attesa per l’ex giocatore del Psg, il vacante numero 9 ha finalmente un proprietario dopo la partenza di Benzema per l’Arabia.

Tutto fa pensare che Carletto finalmente avrà il suo attaccante e arriverà il momento di incastrare il tassello in un puzzle fatto di un presente splendente e di un futuro ancora più smagliante.

Ancelotti con l’arrivo di Kylian, avrà tre sistemi da gestire :

Il primo è puro rock and roll. Vertigini, muscoli e olfatto. Lo schema del prototipo fino all’atterraggio di Jude Bellingham. Il 4-3-3 quello del 14′ con Valverde falsa ala.
Le sigle non calzano con la stessa semplicità di Benzema, Bale e Cristiano, ma Rodrygo, Mbappé e Vinicius non hanno bisogno di scioglilingua.
Tre attaccanti dotati di zanne, straripanti e un’indubbia capacità di scambiarsi di posizione. Luis Enrique ha messo un freno ad Ancelotti e ha potenziato il ruolo di centravanti del Bondynois.
Il risultato sono i 32 gol e sette assist di Kylian, 20 sono arrivati ​​nelle 18 partite dal numero nove parigino. I fatti seppelliscono ogni dibattito.
Certo, è un pareggio che allontana a priori Bellingham dall’area e lascia in panchina Camavinga o Tchouameni.
Perché Valverde con il suo arrivo e i suoi polmoni per Ancelotti non sono negoziabili. È anche l’opzione più audace, anche se quello di Stourbridge è emerso come giocatore interno, motivo per cui si è guadagnato la firma per il Real Madrid, e il suo sforzo difensivo è indiscutibile.

Le due alternative seguenti sono schemi che, sulla carta, penalizzerebbero Rodrygo. I nomi non cambiano:

Valverde, Tchouameni, Camavinga, Bellingham, Mbappé e Vinicius

Ancelotti, intuendone il potenziale offensivo, ha disegnato un rombo con un protagonista molto chiaro: Bellingham. Da centrocampista, l’inglese ha cristianizzato il suo inizio di stagione, flirtando con un gol a partita.

Jude come canalizzatore di tutto, scortato da Valverde e Camavinga come interni e Tchouameni come ancora. Un supporto solido, con Vinicius e Mbappé come annientatori in alto.

Il problema? Lo sforzo extra difensivo a cui dovrebbe sottoporsi la coppia franco-brasiliana…

Ed è qui che appare il piano C. Lo schema con la maggiore schermatura grazie alla disposizione dei pezzi.

Un 4-4-2 che è andato acquistando peso con il procedere della stagione bianconera. Anche se sì, è stato con Kroos e Valverde nel doppio perno che ha dato ad Ancelotti i maggiori rendimenti.

La coppia Camavinga-Tchouameni in parallelo deve ancora dimostrare la propria solvibilità, ma non ci sono dubbi nel club che saranno loro il muscolo nella sala macchine per molti anni.

All’inizio sarebbero loro quelli scelti dal tecnico italiano e questo porterebbe Halcón sulla fascia destra e Jude sulla sinistra.

Svincolo per Vinicius e Mbappé , con minori compiti difensivi. Né penalizza troppo Bellingham, che si adatta perfettamente al fianco per colpire verso l’interno, mentre il suo fisico imponente gli permette di coprire le spalle di Vinicius.

Che panchina…

Sono tre alternative soggette alla continuità di leggende come Kroos e Modric e che avrebbero un guardaroba meraviglioso.

Brahim ha un posto in tutti gli schemi, sia come attaccante, centrocampista o profilato su una qualsiasi delle fasce.

Rodrygo sarebbe un titolare indiscusso in costante spinta per recuperare la posizione penalizzando il pareggio.

Joselu manterrebbe il ruolo di un attaccante diverso con un profilo unico in rosa. A questo si aggiungono Endrick che arriverà a luglio quando sarà maggiorenne, le incognite di Güler (il prestito è un’opzione) e Ceballos , che se i problemi fisici non ostacolano le riprese, ha la fiducia di Ancelotti.

Cero è, che il nostro Carletto ha davvero l’imbarazzo della scelta…e che scelta!

Articolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com 

 

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