Ciclismo sotto shock: Rohan Dennis accusato di aver ucciso la moglie

Il mondo del ciclismo è sotto shock: l’australiano Rohan Dennis è stato arrestato.

Il 33enne, due volte campione del mondo nella cronometro individuale nel 2018 e nel 2019, è accusato di aver ucciso la moglie e madre dei suoi due bambini, Melissa Hoskins, 32 anni ex ciclista, investendola in macchina.

Di certezze investigative al momento ce ne sono poche. L’ unica è che Dennis ha investito la moglie con il Suv di famiglia a poca distanza da casa, a Medindie, vicino ad Adelaide, dove la famiglia Dennis si era trasferita da poco più di una settimana. Melissa è stata immediatamente trasportata al Royal Adelaide Hospital in condizioni critiche, ma non ce l’ha fatta. E’ deceduta a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente.

Che probabilmente non sia un semplice, per quanto tragico, incidente lo dimostra il fatto che Dennis sia stato subito arrestato dalla polizia per guida “pericolosa atta a mettere a repentaglio la vita di una persona” e in seguito per omicidio (al momento colposo) e poi rilasciato in nottata dietro il pagamento di cauzione, con un processo fissato per il prossimo 13 marzo. Gli investigatori, che hanno sequestrato il Suv, stanno raccogliendo le testimonianze di chi avrebbe assistito alla lite per capire se il capo di imputazione debba essere modificato in omicidio volontario. Non è da escludere che l’ex ciclista abbia accelerato prima di travolgere la moglie.

LA CARRIERA DI ROHAN DENNIS

Rohan Dennis fino a due mesi fa ciclista professionista, uno dei più titolati della storia della disciplina in Australia e della cronometro nel pianeta. Argento olimpico a Londra 2012 nell’inseguimento a squadre e bronzo a Tokyo 2020 nella cronometro. Sopratutto ha conquistato sei titoli mondiali tra strada e pista oltre a tappe in tutti i tre grandi giri e in aggiunta ad aver stabilito il Record dell’Ora su pista.

Rohan Dennis non è mai stato un personaggio facile da gestire. In 15 anni di carriera  non sono mai mancati i colpi di testa, i litigi furibondi (con compagni, meccanici, direttori sportivi), le insubordinazioni, le bici lanciate a bordo strada. Nel 2019 scomparve letteralmente dal tracciato della 12ª tappa del Tour, sui Pirenei, per tornare a dare sue notizie soltanto in serata. Pare ce l’avesse con una bicicletta non all’altezza delle sue aspettative. Nel 2019, nel tentativo estremo di perdere peso per migliorare le sue prestazioni, digiunò fino a incorrere in una depressione e in seri disordini alimentari. “Mi sentivo uno schifo — confessò — e per fortuna sono riuscito a fermarmi in tempo”.

Articolo a cura di Marco Lanari – Sportpress24.com 

 

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