Paulo Roberto Falcao, 70 anni, rischia da uno a 5 anni di carcere. Lo accusa una receptionist del residence in cui viveva
Paulo Roberto Falcão è stato accusato e denunciato per molestie sessuali. Ad accusarlo una receptionist del residence in cui l’ex campione di calcio viveva, ovvero nella città di Santos nel litorale dello Stato di San Paolo.
Ex fuoriclasse della Roma ha indossato la maglia giallorossa dal 1980 al 1985 vincendo uno scudetto nel 1983 e perdendo la finale di Coppa dei Campioni contro il Liverpool (ai rigori, il 30 maggio 1984),
SMENTITA
Falcão, Responsabile del coordinamento sportivo del Santos, ha diffuso un comunicato sui social in cui spiegava che la decisione di lasciare il club era dovuta ai risultati della squadra e alle proteste dei tifosi.
Infatti il Santos é stato eliminato dal Campionato Paulista, dalla Coppa del Brasile, dalla Coppa Sudamericana. Ora il club è 15esimo nella Serie A brasiliana, a due punti (17 in 17 partite) e due posizioni sopra la zona retrocessione.
Ha colto pure l’occasione per smentire l’accusa di molestie sessuali: “Per rispetto ai tifosi del Santos Futebol Clube, a causa delle recenti proteste contro le prestazioni della squadra in campo, ho deciso di lasciare in questa data l’incarico di coordinatore sportivo. Il mio sentimento, in primo luogo, è quello di difendere l’immagine del club. Per quanto riguarda l’accusa che mi è stata rivolta e che ho appreso dai media, affermo che i fatti non sono mai avvenuti”.
L’ACCUSA
Il legale dell’addetta alla reception del residence, ha dichiarato al quotidiano A Tribuna, di Santos, che Falcão avrebbe toccato le parti intime alla donna in un paio di occasioni.
Sempre secondo l’avvocato, la sua cliente era seduta alla reception quando Falcão avrebbe invaso lo spazio riservato agli addetti ai lavori e l’avrebbe palpeggiata.
Articolo a cura di Valerio Giuseppe Bellinghieri – Sportpress24.com