I GP secondo Giancarlo Minardi – Unica novità: nuovo format delle qualifiche

I GP secondo Giancarlo Minardi – Commenti e opinioni sulla Formula 1 di Giancarlo Minardi raccolti da Maurizio Quarta

In un campionato sostanzialmente monocorde, finalmente qualcosa di nuovo

L’Ungheria è infatti stata teatro del nuovo format della qualifica che ha visto i piloti affrontare le tre sessioni con le mescole imposte.

Un esperimento nuovo che ha bisogno di ulteriori verdetti, ma ho trovato segnali decisamente positivi.

Da replicare?

Può senz’altro avere un futuro. Abbiamo assistito ad una bellissima lotta sul filo dei centesimi. In Q2 sedici macchine erano racchiuse in una forbice di appena 7 decimi.

In Q3 dieci vetture in poco più di 5 decimi con Hamilton, Verstappen e Norris in 85 millesimi.

Un po’ di suspence in più?

E’ facile assistere a delle sorprese, come successo con George Russell e passare dalle “stelle” alle “stalle”. Sono curioso di vederlo replicato a Monza.

Invece, il GP, di suspence ne ha mostrata davvero poca 

Per quanto riguarda il gran premio, cosa dire. Max Verstappen superlativo, supportato da una grandissima Red Bull.

Si confermano assolutamente imbattibili. Verstappen ha tagliato il traguardo con 33”7 su Lando Norris, ottimo secondo con la McLaren che ha confermato l’ottimo step evolutivo già mostrato in Austria e Inghilterra.

Insieme alla ritrovata McLaren, emerge finalmente il talento di Piastri 

Oscar Piastri conferma quanto sostengo da tempo, ovvero un crescendo gara dopo gara, soprattutto da quando il Mondiale è arrivato su piste a lui già conosciute. In più ora è supportato anche tecnicamente.

Forse è leggermente penalizzato dalle strategie maggiormente in favore di Norris, pilota inglese su vettura inglese.

Anche al via le aspettative erano per una suspence tutta tuoni e fulmini 

Peccato per Lewis Hamilton. Con la partenza non perfetta ha vanificato il podio trovandosi velocemente alle spalle non solamente della Red Bull di Verstappen, ma anche delle due McLaren.

Perez continua a sbagliare in prova, ma in gara fa quello che da lui ci si aspetta 

Sergio Perez ha portato a termine il suo compito, considerando la vettura a disposizione. Dopo un sabato disastroso ha recuperato fino al podio, il risultato minimo.

Probabilmente lo strapotere del compagno l’ha demoralizzato. Gravissimo l’errore commesso venerdì, al primo giro con pista bagnata.

Un pilota che ambisce al mondiale non può commettere questi errori.

Leclerc invece sbaglia in gara e il team pure 

Errore altrettanto grave per Charles Leclerc in corsia box, anche se gli è costato poco considerando i 70” di distacco (sarebbero stati 65” senza la penalità) pagati nei confronti di Verstappen.

In qualsiasi caso, se vuoi giocarti il mondiale, non puoi incappare in queste leggerezze.

Errore anche per la squadra, con la posteriore sinistra. Certamente in Ferrari c’è grande nervosismo. Il team non riesce a trovare la via di uscita

Mentre Red Bull continua a sfidare se stessa in pista e in pit lane 

Anche a Budapest la Red Bull ha inflitto una lezione e uno schiaffo morale, tecnico e sportivo a tutti con un pit stop concluso in 1”9 (Ferrari ha fatto in 2”6) a cui bisogna anche aggiungere il miglior giro in gara segnato dall’olandese: in 1:20.504.

Unico a scendere sotto il muro dell’ 1:21. Lewis Hamilton, il migliore tra gli altri, si è fermato a 1:21.601.

Lando Norris 1:22.178. Charles Leclerc 1:22.469.

Ora non resta che aspettare Spa-Francorchamps, prima della pausa estiva.

Articolo a cura di Maurizio Quarta – Sportpress24.com

Translate »