Vincenzo Salemme con “Napoletano? E famme ‘na pizza!” a Roma

Vincenzo Salemme oggi è una delle più illustre icone comiche (e non solo) italiane del momento, grazie anche all’eredità teatrale e professionale lasciatagli da Eduardo De Filippo. Il suo motto è: “Non si può amare per essere felici, ma bisogna essere felici per poter amare”.

Vincenzo Salemme e Orazio Bellinghieri (immagine riservata)
Orazio Bellinghieri con la consorte insieme a Vincenzo Salemme (immagine riservata)

Dal 13 gennaio l’attore napoletano Vincenzo Salemme é in tourné a Roma con il suo nuovo spettacolo dal titolo “Napoletano? E famme ‘na pizza!. Quasi due ore di gran divertimento, si ride durante tutto lo spettacolo. Autore e interprete di un racconto che gioca con i cliché tipici della napoletanità. In un accelerato slalom, tra vizi e virtù, scende in profondità. Scritto, diretto e interpretato da Vincenzo Salemme, con lui sul palco Vincenzo Borrino, Sergio D’Auria, Teresa Del Vecchio, Antonio Guerriero, Fernanda Pinto. Le Scene e i costumi sono di Francesca Romana Scudiero, mentre le Musiche a cura di Antonio Boccia. Una produzione Teatro Diana- Centro Produzione Teatrale e Chi è di scena.

Ha iniziato lo spettacolo spiegando al pubblico che essere nato a Napoli implica che uno debba “fare” il napoletano, e quindi rimanere imprigionati nei cliché.  “Napoli è davvero mille cose, ma la curiosità è capire cosa implica esserci nati. Il napoletano è l’unico al mondo che non lo deve solo “essere”, ma lo deve “fare”. Se sei napoletano, devi bere il caffè bollente in tazzine arroventate, essere devoto a San Gennaro e tifoso sfegatato del Napoli, oltre che fanatico per pizza e mozzarella. A Roma, il romano, invece é libero di non amare la carbonare perché nessuno lo giudicherà o criticherà.  Pensare che da bambino questa città mi faceva paura. Sentito il detto “Vedi Napoli e poi muori”.

E’ uno spettacolo che riprende il titolo da una battuta di una sua commedia teatrale, “E…. fuori nevica”, nella quale uno dei personaggi chiede al fratello di dimostrare la sua napoletanità facendogli una pizza. Perché ogni buon napoletano deve saper fare le pizze, deve saper cantare, deve essere sempre allegro, amare il caffè bollente, ogni napoletano che si rispetti deve essere devoto a San Gennaro, tifare Napoli, amare il ragù di mamma’… e via così con gli stereotipi che rischiano di rendere la vita di un napoletano più simile ad una gabbia che ad un percorso libero e indipendente.

Al termine dello spettacolo abbiamo avuto il piacere di conoscere personalmente l’attore napoletano ma anche la sua compagna, Alina, sempre presente durante i suoi spettacoli, che in maniera molto gentile, delicata e discreta ci ha confermato che Vincenzo è come lo si vede sul palco e che alcuni aneddoti la riguardavano particolarmente – sorridendo –  come ad esempio i piedi freddi che si avvicinano all’attore napoletano mentre dorme facendolo saltare in aria.

Abbiamo avuto il piacere e l’onore di conoscere personalmente l’attore napoletano, Vincenzo Salemme, (di Bacoli per l’esattezza) e di assistere al suo esilarante spettacolo al Teatro Olimpico di Roma , scambiando anche qualche battuta e complimento per la sua carriera durante una foto ricordo del momento.

Conoscendolo di persona ci si accorge che la persona sul palcoscenico o sul set non è molto distante da quella reale. E’ un uomo molto cortese e disponibile, tant’è che al termine del suo spettacolo ha più volte ringraziato il pubblico presente valorizzandolo: – “senza di voi noi non saremmo nessuno”.

Ha accolto i suoi fans all’uscita dal teatro con molto pazienza e gentilezza, scusandosi per l’attesa visto anche le temperature proibitive di questi giorni. Insomma una persona umile ed obiettiva, un attore che porta sul palco “i cliché” della sua Napoli, anche se sottolinea, orgoglioso, la sua natività in un paesino in provincia di Napoli ovvero Bacoli.

Contro la violenza sulle donne e sulle discriminazioni di genere

Durante lo spettacolo, l’attore napoletano, ha manifestato con delle belle parole, quasi commoventi,  come l’uomo spesso possa rendersi protagonista di azioni orribili nei riguardi della donna. Per tali gesti ha voluto manifestare tutta la sua solidarietà al genere femminile. Spesso ci ha scherzato sopra come la donna possa essere paragonata ad un gatto mentre l’uomo ad un cagnolone in cerca di affetto e comprensione. Ha sottolineato il coraggio delle donne nell’affrontare dolori e situazioni drammatiche mentre l’uomo è più sornione e pauroso. Ovviamente la bravura di questo attore sta proprio nel fatto che riesce ad affrontare problemi attuali conditi con l’ironia e la comicità che gli fa da cornice. Ha continuato come oggi non esiste più la figura dell’essere umano in senso stretto bensì siamo tutti classificati in base a degli stereotipi.

Vincenzo Salemme e la sua Bacoli

Sottolinea più volte di non essere un napoletano doc in quanto nativo di un paesino in provincia di Napoli ovvero Bacoli, luogo natio al quale dedica un video sui social per i suoi 104 anni di vita: “In giro per l’Italia porto nel cuore sempre Bacoli, un posto che conoscono tutti, anche inaspettatamente per me. Ogni volta che parlo di Bacoli, la conoscono ovunque e questo mi meraviglia. Abbiamo dei posti stupendi, abbiamo una bellezza naturale incredibile. Siamo ospiti di questa terra, che difenderemo sempre, perché Bacoli appartiene al mondo.

Vincenzo Salemme e la sua fede calcistica per il Napoli

L’attore napoletano non ha mai nascosto il suo grande amore calcistico per il Napoli. Lo menziona anche durante i suoi spettacoli ed i suoi film. Per scaramanzia, quando gli chiedono se si aspetta lo scudetto quest’anno, fa gli scongiuri – sorridendo e scherzandoci sopra-.

Come nasce “Napoletano? E famme ‘na pizza!

Locandina dello spettacolo di Vincenzo Salemme
Locandina dello spettacolo di Vincenzo Salemme

Durante una recente intervista ha spiegato la nascita di questo spettacolo: “Napoletano? E famme ‘na pizza” è uno spettacolo che nasce dal mio libro uscito con lo stesso titolo agli inizi di marzo  del 2020 in piena pandemia.

Titolo che fa riferimento ad una battuta di una mia commedia teatrale, “E… fuori nevica”, nella quale uno dei personaggi chiede al fratello di dimostrare la sua presunta napoletanità facendogli una pizza. E sì, perché ogni buon napoletano deve saper fare le pizze, deve saper cantare, deve essere sempre allegro, amare il caffè bollente in tazza rovente, ogni napoletano che si rispetti deve essere devoto a San Gennaro, tifare Napoli, amare il ragù di mamma’… e via così con gli stereotipi che rischiano di rendere la vita di un napoletano più simile ad una gabbia che ad un percorso libero e indipendente.

Tutte le città vivono sulla propria pelle il peso degli stereotipi ma Napoli più di ogni altra. E, molto spesso, sono i napoletani stessi a pretendere dai propri concittadini una autenticità così ortodossa da rischiare l’integralismo culturale. Allora io con questo spettacolo provo a capire, in chiave ironica, se sono un napoletano autentico o un traditore dei sacri e inviolabili usi e costumi della nostra terra. Cominciando dalla confessione di un primo tradimento, una sorta di peccato originale che rischierebbe di intaccare la mia immagine di attore comico napoletano. Così, il più delle volte, mi definiscono quando mi presentano da qualche parte. Ed io, il più delle volte sto zitto.

Ebbene, confesso il mio peccato: io non sono nato a Napoli ma a Bacoli, in provincia di Napoli! Quindi questo che vuol dire? Che non sono napoletano d.o.c.? Significa che da anni usurpo un titolo culturale? Voglio cercare con voi la risposta a questa domanda: “sono” napoletano o “faccio” il napoletano? Aiutatemi!

Insomma uno spettacolo dove tutti gli stereotipi della napoletanità vengono messi in evidenza ed esaltati secondo il classico stile di Salemme. Trovandosi a trascorrere quasi due ore tutte d’un fiato senza interuzioni. Un gran plauso all’attore che é riuscito a tenere il palcoscenico senza nessuna caduta di stile o momenti di inattività. i complimenti, come lui stesso ci ha tenuto a mettere in evidenza, vanno anche a tutto il cast ma non solo perchè uno spettacolo se riesce bene lo si deve anche a chi rimane dietro le quinte ovvero tecnici e operatori di macchine. Insomma Bravi tutti!

La vita privata

Vincenzo Salemme e la sua attuale compagna, Albina Fabi (immagine dal suo profilo Facebook)
Vincenzo Salemme e la sua attuale compagna, Albina Fabi (immagine dal suo profilo Facebook)

Vincenzo Salemme è una persona molto riservata per quanto riguarda la sua vita privata. Ha vissuto per quasi quarant’anni con l’amore della sua vita, Valeria Esposito, anche se da qualche anno si sono allontanati sentimentalmente pur mantenendo un civile ed affettuoso rapporto continuando difatti a svolgere le funzioni da manager teatrale. Attualmente l’attore napoletano é impegnato sentimentalmente con la signora Alina Fabi, donna molto discreta sia sul piano professionale che privato. Segue con costanza e dedizione gli spettacoli di Salemme rimanendogli sempre al suo fianco. Questa storia sembra rendere sereni e felici entrambi.

Dopo molte vicissitudini ed una carriera iniziata dalla gavetta, seppur con compagnie prestigiose, Vincenzo Salemme ora sembra essere tornato sereno e si sta godendo il successo professionale ottenuto dopo tanti anni di sacrifici per la sua carriera con la sua compagna Alina Fabi con la quale condivide la maggior parte del suo tempo.

Articolo ed immagine di copertina a cura di Orazio Bellinghieri – Sportpress24.com

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