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L’AEK ha aperto una nuova pagina nella sua gloriosa storia

Dopo 19 anni e 5 mesi, l’AEK è tornata a casa! In una grande festa che ha unito l’elemento emozionale a uno spettacolo all’avanguardia, l’Union” è entrata nel suo nuovo “palazzo”, l’Agia-Sofia Opap Arena” nel rispetto della storia del club!

Lo stadio è stato invaso da 30.000 suoi amici, che si sono goduti ogni momento delle quasi due ore di apertura e se ne sono andati felici, emozionati, “pieni”, ma anche con la certezza che la squadra sta cambiando pagina e sta diventando molto più forte ora che ha il suo propria “fortezza”».

La nuova era dell’Unione è un dato di fatto

Il nuovo gioiello dell’AEK nelle sue terre ancestrali ha ufficialmente aperto i battenti ed è pronto lunedì (3/10) ad accogliere la squadra per la sua prima partita ufficiale contro il rivale Jonikos. New Philadelphia era in piedi da giovedì sera, con gli amici “pazzi” dei gialloneri desiderosi del grande ritorno dell’Union.

Venerdì è spuntato l’alba e con il passare delle ore la folla nella città di Union e intorno all’OPAP Arena Hagia Sophia ha iniziato a diventare sempre più densa. I cancelli dello stadio sono stati aperti esattamente alle 17:00. Innanzitutto lo stadio originario ha cominciato a riempirsi di tifosi organizzati dell’AEK che hanno iniziato a cantare i primi slogan e ad appendere i primi striscioni, dando voce e colore alle tribune giallonere.

Allo stesso tempo, lungo il perimetro dello stadio, persone di tutte le età, commosse e felici, si sono presentate alle porte del Tempio per vivere il ritorno dell’AEK alla sua sede naturale!

Poco dopo le 20:00 il metropolita Gabriel ha eseguito la consacrazione e cinque minuti dopo le 20:30 le luci si sono spente per dare inizio alla brillante cerimonia, con i telefoni cellulari dei tifosi dell’AEK sugli spalti a creare un’atmosfera unica! Infatti, il suo principale azionista e proprietario, Dimitris Melissanidis, si è “curvato” con commozione quando il metropolita si è riferito a lui, alla sua parola.

Tuttavia, anche il Patriarca ecumenico Bartolomeo ha inviato un messaggio, dicendo: “Lo stadio AEK non ospita una squadra, ma un’idea”

Intanto i ballerini hanno iniziato lo spettacolo nel centro dello stadio, con date e momenti storici che passano per le matrici e poi (i meravigliosi attori) Natalia Dragoumi e Antonis Antoniou hanno dato il via alla presentazione della serata storica.

Poi, dopo la presenza di Rumbapa che si capovolge ma lo stadio è fatto, fanno la loro comparsa la Filarmonica di Atene e le Unioni dei Rifugiati di tutte le città delle patrie perdute ricordando le radici del club.

Dalle matrici hanno iniziato a proiettarsi video di momenti gloriosi della storia dell’AEK, con grandi personaggi che hanno onorato la maglia giallonera nel corso dei decenni parlando alla telecamera.

L’intero stadio ha iniziato a cantare l’inno dell’Unione e “AEK, AEK, AEK” ha fatto vibrare l’atmosfera dalla tribuna e… ha trafitto le orecchie con un’acustica scioccante! Le canzoni di Kazantzidis e Thalassinos danno il loro tocco personale alla serata. Poi al centro del campo le persone si sono radunate a simboleggiare i profughi che sono stati sradicati dalle loro terre d’origine per costruirsi una nuova vita in Grecia, ricordando la storia e presentando una coreografia unica che ha conquistato gli applausi di tutti!

È stata la volta dei ballerini pontiani per il proprio ballo in centro campo, mentre dopo che si è conclusa, le stelle filanti hanno trasformato la notte in giorno per chiudere lo sfolgorante evento con canti e la festa per proseguire a New Philadelphia fino al mattino! Prima della fine dell’evento, quando le luci erano ora accese, l’aquila “Odysseus” ha volato ed è atterrata con successo sul podio!

 Il 92enne Nestoridis è stato divinizzato

Kostas Nestoridis (centravanti di classe) ovviamente non poteva mancare in apertura. Anche in sedia a rotelle, anche a 92 anni, anche se molti della sua stessa generazione o meno non hanno avuto il tempo di vivere il grande momento con lui. Il leggendario “Nestor” è stato onorato come meritava, entrando in campo con un intero stadio che cantava ritmicamente il suo nome. Lui, naturalmente, non poteva trattenere le lacrime dall’ondata d’amore che aveva ricevuto.

La 23a squadra di giocatori veterani dell’AEK è stata divinizzata, dove il “ole” più rumoroso è stato vinto dall’ultimo apparso in campo, Demis Nikolaidis. Il principale difensore centrale dell’AEK, Stelios Manolas, per motivi personali non ha partecipato a questa grande festa…

La 23 squadra che è stata selezionata (escluso il top Mimi Papaioannou che per cause di forza maggiore non ha potuto presenziare all’inaugurazione) era composta dagli ex calciatori :

1. Antonis Paragios

2. Andrea Stamatiadis

3. Costas Nestoridis

4. Georgios Kefalidis

5. Kostas Nikolaidis

6. Giorgio Karafeskos

7. Nikos Stathopoulos

8. Pantelis (Laki) Nikolaou

9. Christos Ardizoglou

10. Thomas Mavros

11. Dusan Bajevic

12. Lysandros Georgamlis

13. Takis Karagiozopoulos

14. Christos Vassilopoulos

15. Giorgio Savvidis

16. George Koutoulas

17. Daniele Battista

18. Vassilis Dimitriadis

19. Refik Sampanadzovic

20. Ilias Atmatsidis

21. Michalis Kasapis

22. Christos Kostis

23. Demis Nikolaidis

Manos Staramopoulos

Giornalista – Analista di calcio e affari internazionali
Membro del comitato calcistico AIPS e della IFFHS World Statistics Federation
Corrispondente: France Football, A Bola, Discoveryfootball.com, Mundo Deportivo, Sportpress24.com
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