Lazio quinta col brivido, è sopra la Roma per il terzo anno consecutivo

Lazio quinta, Roma sesta 64 a 63, quel punticino in più di godimento per il popolo laziale che ha riempito le scalee dell’Olimpico nell’ultima gara stagionale contro uno scatenato Verona.

Bastava un pareggio agli uomini di Sarri per vincere l’ultimo derby e pareggio è stato, ma con modalità assolutamente impreviste. Gara folle, a tutto gas da parte scaligera e a tutto cuore da parte laziale, che ha divertito ed impaurito nel contempo i 55.000 presenti.

Festa annunciata ma sudata e serata di lacrime e di saluti anche per gli addii di Strakosha, Luiz Felipe e Leiva, all’ultima partita con la maglia biancoceleste.

Lo 0-2 per il Verona dopo 14 minuti ha fatto venire i brividi sulla schiera dei laziali, ma la reazione c’è stata ed ha portato al pareggio grazie a Cabral e a Felipe Anderson.

La gara era comunque sempre imprevedibile ed aperta a qualunque soluzione, in quanto sia Lazio che Verona attaccavano a tutto spiano lasciando sguarnite le rispettive difese. L’ingresso di Pedro ha dato ulteriore brio al gioco della Lazio ma nemmeno il suo gol del 3-2 ha dato sicurezza alla Lazio, nuovamente raggiunta da un Verona pronto a vendere cara la sua pelle.

Alla fine è un 3-3 pirotecnico che dà alla Lazio il punto che serviva per arrivare sopra i giallorossi. Soddisfatto Sarri che ha sopravanzato il tanto decantato Mourinho e che ha messo le basi per un secondo anno da vivere in orbita qualificazione Champions.

Ora la palla passa alla società che si troverà di fronte un mercato di non facile attuazione e che dirà molto sulle aspirazioni della Lazio 2022-23.

Intanto ci si gusta la ciliegina del terzo anno consecutivo davanti alla sempre reclamizzata Roma sopra una torta infarcita dalla sesta qualificazione europea consecutiva. Il classico dulcis in fundo…

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Foto di Claudio Pasquazi – Articolo a cura di Carlo Cagnetti – Sportpress24.com

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