Mourinho contro la Lega Calcio: attacchi e doppi sensi. Chi gli ha dato questa libertà?

Roma piccolina agli occhi del potere. Così non è più calcio”. Questa la frase che a fine incontro di campionato Roma-Genoa ha scatenato non poche polemiche, dopo l’annullamento del gol a Nicolò Zaniolo, su segnalazione del VAR e la successiva espulsione del calciatore romanista.

Poi continua “Pensi che se Zaniolo giocasse nell’Inter, nella Juve o nel Milan sarebbe uguale? Non ha preso un rigore in tutto il campionato, non gli danno un fallo, appena apre la bocca è giallo“. E poi Zaniolo oggi è stato espulso perché ha detto tre volte al signor Abisso tre volte ‘Ma che caz.. hai fischiato’. Non lo ha insultato. Non gli ha detto di andare a quel paese, non gli ha insultato la maglia, gli ha detto 3 volte “che ca… fischi”. Se sono arbitro, dopo un gol festeggiato al 90′, la frustrazione del gol annullato, e il calciatore va da te e ti dice una cosa del genere, gli do giallo e finisce lì”.

Un duro attacco alla Lega Calcio ed al “Palazzo”, che manovrerebbero a suo dire, come un burattinaio, le sorti delle squadre in competizione nei vari campionati.

Il comportamento del tecnico sarebbe ora che fosse messo sotto esame da parte degli Organi competenti, con sanzioni esemplari, visto che, altri tecnici di serie A per dichiarazioni molto meno severe, vedi l’allenatore della Lazio Maurizio Sarri che si era permesso di parlare di incontri troppo ravvicinati tra campionato ed impegni europei per club o per aver difeso un suo giocatore per un attacco spropositato da parte di un avversario è stato sanzionato non solo economicamente ma anche disciplinarmente.

Pessimo esempio di quello che si intende per “Sport” e nel caso specifico “Calcio”, le dichiarazioni dello Special One, parole da non insegnare ai giovani che tanto si sforzano per portare avanti i propri sogni.

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Foto Claudio Pasquazi – Articolo a cura di Massimo Moriggi – Sportpress24.com

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