Simone Pavan dona il midollo al figlio malato di leucemia : “E’ la mia vita, non ho avuto dubbi”

Non c’è cosa più triste e dolorosa vedere la sofferenza del proprio figlio. Ci stringiamo in questo particolare momento fatto di pensieri e forti decisioni che deve prendere un padre, un uomo che sta vedendo il dolore del proprio figlio : Simone Pavan, ex allenatore della Vis Pesaro e ex giocatore di Atalanta, Venezia, Modena e Sampdoria. 

Pavan si prepara a combattere la battaglia più dura accanto al figlio malato di leucemia. Una storia toccante, che lo vede in prima linea alla ricerca di una soluzione di uno dei drammi peggiori che possa vivere un genitore: “La vita mi ha messo davanti a una prova durissima — spiega Pavan — che ovviamente non avrei mai voluto affrontare. La forza mi arriva dalla mia famiglia, mai così unita. Abbiamo scoperto la malattia di nostro figlio a giugno del 2020, poco dopo il lockdown. È stata una mazzata, ma ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo iniziato a combattere. Abbiamo iniziato subito la battaglia, sfruttando la presenza a Genova, la città in cui viviamo, dell’ospedale Gaslini, un’eccellenza europea nella cura delle leucemie”.

Leonardo, che compirà 6 anni il prossimo 21 gennaio come la sorella gemella Valentina, verrà ricoverato il prossimo 2 gennaio 2022. Poi toccherà al papà Simone, che entrerà in ospedale il 10 gennaio, in attesa del prelievo di midollo che verrà effettuato il giorno successivo: «I medici ci hanno spiegato tutto e per quanto mi riguarda non ho avuto alcun dubbio. La chemioterapia è stata devastante, Leonardo ha bisogno di me e mi sono messo in gioco senza neppure pensarci. Se posso fare qualcosa per aiutarlo, io ci sono e poi bisognerà sperare che tutto vada bene, che non ci sia una crisi di rigetto. Incrociamo le dita. Continueremo a combattere fino a quando sarà necessario».

C’è posto per il lavoro davanti a questa scena? Impossibile : È la mia vita, ma come farei in una situazione simile a buttarmi anima e corpo nella mia professione? Ho detto di no a due proposte che mi sono arrivate a stagione in corso. Non sarebbe stato onesto nei confronti di chi mi voleva offrire una possibilità di lavoro, non era proprio possibile perché la situazione di Leonardo richiede la mia presenza fissa accanto a mio figlio. In questo momento penso solo a lui. Abbiamo trascorso un anno e mezzo dentro e fuori gli ospedali, psicologicamente una prova durissima. Spero che presto possano arrivare tempi migliori. Non è facile, soprattutto quando vedi che i bambini cominciano a capire cosa sta accadendo. Si abbracciano prima delle visite a cui Leonardo deve sottoporsi, per noi è un tuffo al cuore”.

Tutta la Redazione di SportPress24 è vicina a Simone e Leonardo e siamo altrettanto sicuri che presto torneremo a vedere i loro sorrisi e una corsa su quel campo verde che è il sogno di ogni bambino.

Articolo a cura di Stefano Ghezzi – Sportpress24.com

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