Alex Schwazer, addio alle Olimpiadi di Tokyo: “Nessun rimpianto, ci ho provato in tutti i modi”

Svaniscono i sogni di Alex Schwazer che non potrà definitivamente partecipare ai Giochi Olimpici di Tokyo.

Come riporta l’Ansa, il tribunale federale svizzero ha respinto il ricorso presentato dal marciatore per sospendere in extremis la squalifica che gli era stata data per doping.

Sono arrivate poi le parole del suo legale Gerhard Brandstaetter, che ha commentato così la sentenza: “È davvero un peccato perché Alex era in una forma eccellente. Ormai ha 36 anni e in questo tempo si è fatto le ossa. Si è definitivamente reso conto che esiste un mondo chiuso che è compatto contro di lui. Tas, Wada e World Atletics che dovrebbero essere super partes”.

Schwazer ha dichiarato: “Non c’è nessun tipo di rabbia o frustrazione da parte mia sulla decisione del tribunale svizzero. Avevamo solo questa possibilità visti tempi stretti e non ho nessun tipo di rimpianto. Ci ho provato in tutti i modi e ringrazio chi mi ha sostenuto. Dopo l’assoluzione a livello penale ho dato tutto quello che potevo dare in allenamento negli ultimi mesi pur sapendo che sarebbe stato difficile che venisse sospesa la mia squalifica”.

Le parole del suo allenatore, Sandro Donati: “La modalità con cui abbiamo saputo della sentenza di oggi è l’ultima beffa. Uno dei suoi più costanti aggressori, una persona che mi odia e che è stato regista di tutta l’operazione, l’ha comunicata a un indirizzario che poi l’ha detto a me. E’ un campione e ha lottato fino all’ultimo, ma ora farà il papà, la persona qualunque e si riprenderà. La parole fine l’avevamo già messa, avevamo già capito, ma ci abbiamo provato lo stesso. Questo è un sistema autoreferenziale”.

Foto in Copertina dal Web – Articolo a cura di Davide Teta

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