É arrivata la decisione della Uefa riguardo ai provvedimenti per i 12 club partecipanti alla Super League: non ci saranno sanzione, almeno per il momento.
L’organo vertice del calcio europeo non ha chiuso del tutto la questione, dato che il progetto di Florentino Perez, a cui si è ritirata anche la banca americana che lo finanziava JP Morgan, sembra solo rimandato a tempi miglioro.
Dunque nessuna uscita dalle semifinali di Champions League per Real Madrid, Manchester City e Chelsea, e dall’Europa League tra Manchester United e Arsenal. Anche perché in ballo ci sono le possibili richieste di risarcimento da parte delle tv. La Uefa proverà a venire incontro alle richieste dei ’12 ribelli’, che sono ovviamente legate a questioni economiche.
La Uefa cercherà di blindare le competizioni con l’introduzioni di clausole che scoraggino e puniscano altre fuoriuscite. Inoltre c’è la possibilità di accelerare i tempi applicando il nuovo format di Champions League già nel 2022.
Il presidente della Uefa, a Der Spiegel, ha ribadito che i club che in futuro parteciperanno al progetto Superlega “non potranno giocare nelle competizioni UEFA”.
In particolare, riferendosi a Barcellona, Juventus, Milan e Real Madrid che in pratica non si sono ancora ufficialmente tirate indietro, dichiara: “Le nostre competizioni saranno fantastiche anche senza queste quattro squadre”.
Nel Comitato Esecutivo si è parlato anche di Euro 2020: Monaco di Baviera, che ha aperto alla presenza di minimo 14.500 spettatori negli stadi, è stata confermata come sede. Bilbao e Dublino per non aver garantito la presenza del pubblico alle partite, sono state sostituite da Siviglia e San Pietroburgo. L’ottavo di finale previsto a Dublino è stato spostato a Wembley.
Articolo a cura di Davide Teta
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