Il calcio in chiaro è uno degli argomento su cui il Governo sta lavorando molto. Già durante il lockdown si pensava di mandare in tv delle partite in chiaro per intrattenere la gente in quarantena. Ed ora, che il calcio è tornato ufficialmente, è ancora più importante. Il Ministro dello Sport Spadafora ha dichiarato che si stanno prendendo accordi con i media per trasmettere in chiaro almeno due partite a giornata.
Durante una live Facebook spiega: “Siamo a buon punto nel trovare un accordo importante che venga incontro a tutti. Ovviamente non su tutte le partite. Non è facile. SKY detiene i diritti, le partite in chiaro non sono mai state assegnate di fatto a nessuno, poi c’è la Rai, Mediaset a DAZN. Insomma, è una sfida complessa, ma ci stiamo riuscendo.”
Poi riguardo un altro tema molto caldo di questo periodo, cioè gli sport di contatto che molti stanno attendendo, dice: “Il Ministero della Salute ci ha chiesto di verificare il 25 giugno come sarà la curva epidemiologica, alla luce di tutte queste riaperture, anche quella dei confini con l’arrivo di turisti stranieri e altro. Mi rendo conto che i campi di calcetto e altre attività rischiano tantissimo di non riaprire. Dovremo prorogare l’indennità dei lavoratori sportivi che non sono in grado di poter lavorare nel mese di giugno a causa di questo nostro provvedimento”.
Cosa che, come spiega il Ministro non c’entra con la ripresa della Serie A: “L’esempio della Serie A che ha ripreso non è pertinente, la FIGC ha adottato un protocollo estremamente rigido, che mette di fatto in isolamento tutta la squadra, cosa che non si può fare in una partita amatoriale di calcetto o di calcio”
Infine riguardo il bonus per le mensilità di aprile e maggio ai collaboratori sportivi, afferma: “Dei 131.000 richiedenti il bonus per i mesi di marzo, aprile e maggio, ne mancano solo 7000, che hanno ricevuto una mail da Sport e Salute per una richiesta di integrazione. Stiamo lavorando fortemente con Sport e Salute, prima dell’estate vedremo realizzata la riforma dello sport in generale e in particolare quella dei contratti dei lavoratori sportivi”