Duello – Tutto succederà all’Hard Rock Stadium di Miami, palcoscenico d’eccezione per una sfida che profuma d’Europa: Real Madrid contro Juventus, ottavi di finale infuocati del Mondiale per Club FIFA 2025
I precedenti parlano chiaro: nei cinque ultimi incroci, i Bianconeri hanno superato i Blancos soltanto due volte. Ma la Juventus è arrivata a questa fase con il vento in poppa. Dopo un esordio travolgente con il 5-0 inflitto all’Al Ain, ha bissato con un altro successo per 4-0 sul Wydad AC. Nonostante la sconfitta per 2-5 contro il Manchester City nell’ultimo match del girone, la squadra torinese ha chiuso al secondo posto nel Gruppo G, staccando così il biglietto per la fase a eliminazione diretta.
A guidare l’attacco bianconero c’è un Kenan Yıldız in stato di grazia, autore di tre reti nelle prime due gare. Ma non è solo, al suo fianco brillano Dusan Vlahović, Weston McKennie e Andrea Cambiaso, protagonisti di stagioni convincenti e determinati a scrivere una pagina importante della storia juventina in questa avventura mondiale.
Dai rinnovi ai ricordi
La Juventus è ripartita anche dalla panchina. In primavera, la società ha deciso di affidare la guida tecnica a Igor Tudor, ex difensore e centrocampista bianconero, conosciuto per la sua versatilità e determinazione. Subentrato a Thiago Motta a fine marzo, Tudor ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2027, con l’obiettivo dichiarato di riportare la Juve in cima al mondo.
La stagione appena conclusa in Serie A ha visto la Juventus chiudere al quarto posto, alle spalle di Napoli, Inter e Atalanta. Ma la bacheca del club piemontese parla da sé: 36 Scudetti, 15 Coppe Italia, 9 Supercoppe Italiane, e una collezione internazionale da fare invidia a chiunque: 2 Champions League (memorabile quella vinta contro l’Ajax), 3 Coppe UEFA, 1 Coppa delle Coppe, 2 Supercoppe UEFA, 2 Coppe Intercontinentali e 1 Coppa Intertoto.
Nei confronti diretti, la bilancia pende ancora leggermente a favore del Real Madrid: 5 vittorie contro le 3 della Juve, con 2 pareggi a completare il quadro.
Tornando alla panchina, Thiago Motta, ex di Barcellona, Atletico Madrid, Genoa, Inter e PSG, era approdato a Torino dopo aver portato il Bologna in Champions League. Ora il timone è in mano a Tudor, già passato da Udinese, Verona, Lazio e altre esperienze importanti, pronto a lasciare il segno anche in questa nuova avventura americana.
Alla vigilia della gara, Tudor ha mostrato rispetto e ammirazione per il Real, citando leggende come Modrić e Xabi Alonso, e lodando il lavoro del club spagnolo. L’atmosfera è tesa, carica di aspettativa, ma anche di rispetto reciproco: non è solo una partita, è una battaglia di calcio vestita di sportività.
Preparatevi, questo è il Mondiale per Club al massimo splendore.
Articolo a cura di Rebecca Olivieri – SportPress24.com