Il punto sul Day 4 sulla terra rossa: Musetti e Paolini avanti
Cominciano i match del secondo turno nello Slam sui campi in terra battuta di Parigi: tocca di nuovo a Lorenzo Musetti, Jasmine Paolini e Matteo Gigante che affronta il greco Tsitsipas. Grandi attesi anche Carlos Alcaraz e Iga Swiatek sul Centrale, più Sabalenka nel tardo pomeriggio al Suzanne Lenglen.
Seconda vittoria in tre set al Roland Garros 2025 per Lorenzo Musetti, che dopo Hanfmann travolge anche Daniel Galan con la consapevolezza di essere tra i più temibili sulla terra rossa di Parigi. Contro il colombiano non c’è storia: netto 6-4, 6-0, 6-4 per il numero 7 al Mondo in poco più di due ore.
L’azzurro eguaglia il risultato dello scorso anno, quando venne poi battuto da Novak Djokovic. Nel tabellone femminile bene anche Jasmine Paolini che conferma il suo stato di forma culminato con la vittoria agli Internazionali d’Italia. Questa volta, la numero 4 al Mondo batte sul ‘Philippe Chatrier’ l’australiana Ajla Tomljanovic con un doppio 6-3 e avanza al terzo turno. Per Paolini, reduce dal titolo a Roma, è l’ottava vittoria consecutiva: si tratta della sua striscia di vittorie più lunga nel circuito maggiore.
Lorenzo è Magnifico, Galan mai in partita
Lorenzo Musetti passeggia allegramente al Roland Garros. Se non si trova davanti un top 5, i numeri dicono che non perde mai. E non lo ha fatto nemmeno contro Daniel Elahi Galan, 28enne colombiano numero 122 al mondo, ripescato come lucky loser. Per l’azzurro, vittoria al secondo turno con il punteggio di 6-4 6-0 6-4 in circa due ore di gioco.
Reduce dal match fino ad ora più lungo di questa edizione dello Slam parigino – vinto contro Valentin Royer dopo quattro ore e ventisette minuti -, l’ex 56esimo tennista ATP ha fatto quello che ha potuto, prendendo in mano con il dritto il pallino degli scambi non appena (o meglio, se) ha avuto l’opportunità di farlo.
L’ottava testa di serie in tabellone è stata però quasi sempre attenta a non dare punti di riferimento, alternando dritti arrotati a rovesci in back, o ancora discese a rete a smorzate, se prima non aveva già chiuso il 15 con un dritto vincente.
Il servizio ha funzionato decisamente meglio tra le fila azzurre rispetto a quelle colombiane. Tra le statistiche spiccano poi i vincenti di Lorenzo, che ammontano a 38 contro i soli 13 del suo avversario. Le uniche sbavature che si possono trovare nella partita di Musetti possono essere il frangente finale del primo parziale – da 5-2 ha rischiato di farsi recuperare fino al 5-5 – e quello iniziale del terzo, dove Galan è arrivato in più game a palla break.
Per il resto, una prestazione da top 10 consolidato, che per la quarta volta su altrettanti scontri diretti ha sconfitto il sudamericano senza concedere set (10 parziali a 0 per ‘Muso’, che aveva vinto sempre 3 set a 0 in questo torneo anche lo scorso anno). Decima affermazione per Musetti al Roland Garros, dove avanza al terzo turno per la quarta volta su cinque apparizioni. Per un posto agli ottavi, ora, Reilly Opelka o Mariano Navone.
Paolini senza sbavature: Tomljanovic cede in due set
Serviva una vittoria solida, lineare, senza complicazioni: e Jasmine Paolini non ha tradito. La toscana, opposta a una Tomljanovic ancora lontana dalla forma dei giorni migliori, ha fatto quello che doveva fare: ha dominato per lunghi tratti, ha comandato lo scambio nei momenti chiave e ha chiuso senza strafare ma con precisione chirurgica, lasciando all’avversaria solo le briciole. In un incontro mai davvero in discussione, Jasmine ha messo in campo una prestazione ordinata e pulita, sfruttando la maggiore brillantezza atletica e una superiorità tecnica che si è riflessa in ogni scambio più lungo. Senza tremare, senza distrazioni: era una partita da vincere, e l’ha vinta.
Primo set: Paolini detta il ritmo e spezza l’equilibrio con una zampata
Il primo parziale ha avuto una direzione chiara sin dai primissimi scambi. Troppa la differenza in termini di classifica, ritmo e fiducia per immaginare un match equilibrato, e in effetti Jasmine parte subito forte. Fin dalle prime battute, impone una tattica precisa: muovere l’avversaria il più possibile, approfittando di una gamba decisamente più reattiva rispetto a quella della Tomljanovic, che fa della potenza un’arma ma non certo della rapidità.
Il punto di svolta arriva già nel quarto gioco. Ajla parte avanti 30-0 ma si incarta con una serie di scelte frettolose, mentre Jasmine, senza forzare, varia profondità e rotazioni, in particolare con il dritto carico che manda fuori giri l’australiana. Il break arriva, e sarà decisivo.
Il copione non cambia nei giochi successivi. Tomljanovic tiene il servizio nell’ottavo game grazie anche alle palle nuove e a un’efficacia ritrovata con la prima (81% fino a quel momento), ma non basta. Paolini continua a comandare con lucidità, senza mai smettere di spingere quando serve, e chiude il set 6-3 in 35 minuti. L’ultimo game è emblematico: fin dal primo 15 Jasmine domina lo scambio, sposta l’avversaria a piacimento e archivia il parziale con autorevolezza. Quando gioca così, è difficile per chiunque starle dietro.
Secondo set: break in avvio e gestione matura fino alla fine
Il secondo set si apre con la stessa intensità. Paolini è subito aggressiva, spinge con profondità sia di dritto che di rovescio e si procura due palle break nel primo gioco: le basta la prima, chiusa con un bel lungolinea di dritto che le vale il 1-0 e servizio. Consolidare è il mantra, e Jasmine lo fa, seppur con qualche piccola difficoltà, ma sempre con la testa giusta. Il dritto continua a essere un colpo su cui fare affidamento: è con questa soluzione che arriva anche il secondo break, per un 3-0 che sembra già una sentenza.
A quel punto la partita rischia di complicarsi solo sotto l’aspetto mentale: il rischio è considerare il match già chiuso. Un piccolo passaggio a vuoto nel quarto gioco lo conferma. Tomljanovic ha due palle break: sulla prima sbaglia un rovescio in risposta, sulla seconda è brava Jasmine a chiamarla avanti con una palla corta che l’australiana manda in rete. Poi, però, l’azzurra si disunisce leggermente: non sfrutta una palla per il 4-0 e commette un doppio fallo che permette ad Ajla di riavvicinarsi (3-1).
Il momento è delicato, ma Paolini è brava a ritrovare subito la spinta necessaria. Rimette pressione in risposta e si procura una nuova palla break: il nastro l’aiuta e la palla resta in campo. Tomljanovic però reagisce, ci crede ancora, e con un servizio vincente accorcia sul 3-2. È l’ultimo sussulto. Nel finale Jasmine torna a essere quella del primo set: piedi dentro il campo, anticipo, ritmo alto. La spinta costante, soprattutto col dritto, mette in seria difficoltà l’australiana, che crolla proprio nel game decisivo. Due match point per l’azzurra nel nono game, con il secondo chiuso – simbolicamente – da un doppio fallo di Ajla, incapace di reggere la pressione. Finisce 6-3 6-3.
Buono il debutto anche in doppio!
Debutto in grande stile per Sara Errani e Jasmine Paolini nel torneo di doppio femminile. Le teste di serie n. 2 del seeding eliminano Victoria Azarenka ed Erin Routliffe con il punteggio di 6-2 6-3 in un’ora e 20′.
Alta la percentuale di prime palle servita dalle italiane, 86%, che ha consentito loro di blindare i propri turni di servizio. Un solo break concesso alle avversarie nel corso della gara.
Nel primo set, due i break a decidere i giochi. Il primo arriva nel quarto gioco grazie a un rovescio vincente di Paolini che è finito a metà tra le due avversarie. Il 3-1, ottenuto con Routliffe al servizio, ha dato vigore alle italiane, brave a cancellare tre palle del possibile controbreak nel settimo game. A quel punto, ancora con Routliffe al servizio, le azzurre hanno chiuso 6-2 sfruttando una deviazione del nastro.
Ancora con Routliffe al servizio arriva il primo break del secondo set: Paolini mette in difficoltà con la risposta proprio la neozelandese che commette l’errore fatale in avvio di parziale, 3-1.
Azzurre sul 5-1 senza grandi problemi, hanno addirittura la chance di match point fallito con un pallonetto che finisce lungo. Restituito uno dei due break, Paolini ed Errani non si sono deconcentrate e hanno chiuso 6-3.
Articolo a cura di Michela Catena – Sportpress24.com